Animata seduta dell'Assemblea tra scossoni nella maggioranza e una raffica di debiti fuori bilancio. Il consigliere regionale della Lega medita di lasciare Palazzo De Nobili e quindi anche la Provincia
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Il consiglio comunale che si riuniva oggi, per giunta in seconda convocazione, ha lasciato gli addetti ai lavori molto perplessi per una curiosa coincidenza: l’assenza di massa, fra cui quelle del sindaco Sergio Abramo e della sua vice Gabriella Celestino (circostanza, a nostra memoria almeno, inedita), nelle fila della maggioranza, considerato come alle 13.35 ovvero a un’ora e cinque minuti dopo l’avvio fissato per l’inizio del civico consesso fra i banchi del centrodestra figuravano solo Emanuela Costanzo, Giuseppe Pisano, Fabio Talarico, Antonio Ursino, Ezio Praticò a cui si sono a seguire aggiunti Giuliano Renda e Giulia Procopi, quest’ultima nominata peraltro capogruppo di Forza Italia al posto della dimissionaria (nella scorsa seduta dell’assise) Roberta Gallo ormai regolarmente al suo posto nel Gruppo Misto. Comunque sia, tutte approvate le pratiche all’ordine del giorno.
Le pratiche approvate con la raffica di debiti fuori bilancio
Il riferimento è all’assegnazione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, medaglia d’oro al Valore Militare, ratificata all’unanimità dei presenti e ai debiti fuori bilancio scaturenti dalla vertenza fra Comune e Regione per la tariffa relativa al conferimento dei rifiuti per il periodo 1999-2003 (14 voti favorevoli e 3 contrari); dal decreto del dicembre 2013 del Tribunale e ricorso alla Cassazione relativo al contenzioso Ambiente & Servizi Spa contro Comune per servizi resi in esecuzione del contratto del luglio 2007 (12 sì e 5 no con l'astensione di Costanzo); dalla sentenza del Tribunale inerente al contenzioso Emilio Fanello Costruzioni Srl contro il Comune per onorari dell’avvocato distrattatario (12 sì e 3 no con l'astensione di Costanzo); dal giudizio per la curatela del fallimento Ciat Spa contro il Comune per la causa civile di opposizione alla stima ex Dpr 327/’01 e Smi per i beni espropriati per la “riqualificazione dell’area industriale dismessa ex Gaslini di Lido e realizzazione di un’area a verde attrezzato” nonché richiesta di chiarimenti del collegio dei Revisori relativamente alla pendenza economica originata dalle somme per indennità di espropriazione eccedente da depositare alla Cassa Depositi e Prestiti in base all’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello n. 1275 del 2019 (12 sì e 3 no con l'astensione di Costanzo); dal giudizio Caruso Costruzioni contro Comune per la riqualificazione di Villa Pangea-ex ghiacciaia e ad altri dieci debiti fuori bilancio affrontati insieme tutti passati a maggioranza. Il riferimento è ai contenziosi Riccardo Durante; Maria Teresa Prudente; Assunta Nocera; Emanuela Trapasso; Graziella Alfieri quale genitore rappresentante del figlio minore Francesco Galati; Silvana Miniaci; Giuseppe Felicetta; Alimentari Dega Srl e Alfonso De Vito; Antonietta Alfieri e per sentenze sul Codice della Strada.
Le ventilate dimissioni di Mancuso
Fra le questioni prodromiche affrontate, mentre arrivavano anche la richiesta di alcune giustificazioni per le assenze di massa, di cui abbiamo detto in premessa, fra cui il forfait del consigliere regionale Filippo Mancuso il quale ha approfittato dell’occasione per rispondere indirettamente a un nostro articolo, ribadendo in un succinto comunicato inviato alla presidenza del Consiglio che proviamo a sintetizzare ulteriormente “la sua appartenenza alla Lega, anche in vista di un’impegnativa campagna elettorale, però anche la lealtà al sindaco Abramo malgrado l’ormai dichiarata adesione di quest’ultimo a Forza Italia”. Ma c’è di più: Mancuso rende anche noto di meditare le dimissioni (forse un po’ tardive, ci permettiamo di aggiungere noi, in ragione della motivazione addotta alla base di questa riflessione da consigliere comunale in ragione della tripla funzione ricoperta in Comune, Provincia e Regione). Ricordiamo, tuttavia, che lasciando Palazzo De Nobili decadrebbe in automatico anche dalla Provincia. Al suo posto entrerebbero quindi Anna Altomare nel primo ente citato mentre Andrea Amendola nel secondo.
Le questioni politiche affrontate in Aula
Molte le questioni politiche affrontate durante la discussione. Temi peraltro da noi sollevati nei giorni scorsi su cui insistiamo: i chiarimenti che devono arrivare in seno al centrodestra catanzarese, oltretutto invocato dagli stessi esponenti dello schieramento in aula (leggasi, ad esempio, Giuseppe Pisano o Gallo) e la definizione invece dell’azione intrapresa dal Nuovo Centrosinistra anche ad esempio nella logica delle future alleanze. Questioni che cominciano a tenere banco in città e nell’assemblea. Molto aspro a tratti, malgrado i toni nient’affatto esacerbati, il dibattito in Aula di cui vi daremo conto in un lungo e successivo approfondimento con la lettura dei fatti registrati oggi in Consiglio.