In pieno fermento le manovre dei partiti in vista delle prossime amministrative. Lo schieramento di centrodestra è ancora lontano dal trovare un accordo. Dopo i passi falsi di Forza Italia, la Lega individua un candidato in grado di sfidare Falcomatà. Anche se ogni decisione sarà rinviata al dopo elezioni europee
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Mentre Reggio Calabria è in fermento per l’arrivo dell’acqua sul Menta, i partiti si preparano alle elezioni comunali. E, seppure manca ancora oltre un anno all’appuntamento, riunioni e conciliaboli sono in pieno svolgimento. Sul fronte del centrosinistra i dubbi sono pochi. Giuseppe Falcomatà da sindaco uscente sarà chiamato a confermare il precedente successo. La conclusione dei lavori della diga e l’avvio di diverse opere pubbliche registrati negli ultimi mesi potrebbe essere utili a dare una rinfrescata all’immagine della sua giunta.
Le difficoltà maggiori riguardano lo schieramento di centrodestra con i partiti che lo compongono che viaggiano in ordine sparso, a prescindere dall’immagine di unità che Forza Italia vorrebbe dare. Anzi le ultime iniziative pubbliche degli azzurri, con Francesco Cannizzaro che recita il ruolo di leader dell’intera coalizione, hanno fornito parecchi elementi di discussione agli alleati. In particolare alla Lega che non ha nessuna intenzione di stare a guardare le evoluzioni pirotecniche di Jole Santelli e compagnia. I sondaggi parlano chiaro: Forza Italia è ai minimi storici e la Lega continua a crescere. Le prossime europee saranno un terribile banco di prova per gli azzurri e, se dovesse confermarsi il trend registrato in occasione delle ultime elezioni in Trentino, gli attuali schieramenti potrebbero essere rivisti nel loro complesso.
Del resto la Lega già alle ultime politiche in Calabria ha registrato percentuali di tutto rispetto arrivando ad eleggere due parlamentari: Domenico Furgiele e lo stesso Matteo Salvini. Il secondo seggio è scattato proprio per i voti presi dal partito a Reggio e Provincia a sostegno di Tilde Minasi, rimasta poi fuori di un soffio dal Parlamento.
Ed ecco che allora la Lega vorrà dire la sua per la scelta del prossimo candidato sindaco. Anche perché i movimenti fuori controllo di Forza Italia per il momento hanno già bruciato due possibili nomi graditi al partito e cioè quelli di Giusi Princi, presidente del Liceo Leonardo da Vinci e di Giuseppe Bombino, presidente uscente del Parco Nazionale d’Aspromonte.
L’idea che si sta facendo avanti sul fronte leghista è quella legata al nome dell’ex assessore ai Lavori Pubblici e alla Legalità della giunta Falcomatà, Angela Marcianò. La sua uscita dall’esecutivo è stata clamorosa, così come la rottura con il primo cittadino dopo la nomina della Marcianò nella segreteria nazionale del Pd. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e l’ex assessore ha abbandonato anche il Pd ritornando agli ambienti a lei più “familiari” e cioè quelli legati al centrodestra. Proprio il suo nome è quello cui pensa la Lega come possibile candidato capace di aggregare consensi sul territorio.
In riva allo Stretto si vocifera di un imminente incontro tra la Marcianò e lo stesso Salvini (secondo qualcuno un primo incontro si sarebbe già svolto) per provare a definire questa possibilità.
Un’ipotesi che certo lascerebbe ai margini Forza Italia e potrebbe provocare anche perplessità in Fratelli d’Italia che avrebbe due nomi per la corsa e cioè quelli del consigliere comunale Massimo Ripepi e del consigliere regionale Alessandro Nicolò.
Ma, ad oggi, non si può essere certi neanche che la Lega stia lavorando a un nome per l’alleanza di centrodestra, considerando che finché regge l’accordo con i Cinque Stelle al governo nazionale, il colore giallo-verde potrebbe arrivare a estendersi anche a livello locale.
Riccardo Tripepi