Si arroventa il clima elettorale in riva allo Stretto. Pd e Lega stanno facendo arrivare i big per il rush finale e gli attacchi reciproci stanno diventando sempre più pesanti.

Il segretario nazionale dei democrat Nicola Zingaretti ha invitato i reggini a difendere la città dall’invasione di chi definiva terroni i calabresi fino a qualche tempo fa e ha provocato la ferma presa di posizione del segretario regionale del Carroccio Cristian Invernizzi che gli ha risposto ricordando il fallimento totale dell’Amministrazione Falcomatà. E la Lega, a dimostrazione di quanto Salvini voglia vincere le comunali con Antonino Minicuci, proseguirà nei prossimi giorni a far arrivare big in riva allo Stretto. Domenica l’appuntamento sarà con l’ex sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon mentre martedì in arrivo al castello aragonese il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari.

 

Squilli di tromba di Matteo Salvini che richiamano anche gli alleati di centrodestra per una battaglia che potrebbe segnare le sorti della coalizione calabrese. Una sconfitta a Reggio, considerando anche le divisioni del centrodestra in diversi altri Comuni chiamati al voto, comporterebbe sicure conseguenze per il governo regionale guidato da Jole Santelli che fin qui si è vista una sola volta a Reggio in questa campagna elettorale.

Antonino Minicuci per il momento si dice certo del centrodestra unito e fiducioso in un risultato positivo ma solo dopo l’esito del voto si potranno fare i conti e pesare la forza e la lealtà dei vari partiti. È una narrazione sempre più rumorosa, ad esempio, quella di chi parla di frange dei gruppi di destra che potrebbero votare in maniera disgiunta i candidati della coalizione e la candidata sindaco Angela Marcianò.

 

Discorso analogo vale per il centrosinistra dove la tenuta del Pd calabrese è appesa a un filo. Commissariata da lungo tempo la federazione calabrese sta viaggiando in ordine sparso su ogni tema, compreso il referendum, come dimostrato anche dalle esternazioni social di Massimo Canale, oltre che dalle precedenti prese di posizione di Enza Bruno Bossio.

E la visita di Nicola Zingaretti a Reggio ha mostrato un altro inedito: l’assenza del commissario regionale Stefano Graziano che è candidato al consiglio regionale della Campania. Segno dell’evoluzione interna che dovrebbe portare subito dopo le elezioni alla nomina di una Commissione ristretta per preparare il congresso, con un rientro in campo di Sebi Romeo che è stato visto in piazza Duomo e che Zingaretti ha voluto nel coordinamento regionale nominato in pieno agosto. Anche in questo caso i risultati elettorali serviranno a pesare le varie correnti.