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'Per lungo tempo si è discusso molto dell’aspetto estetico del centro storico della città e molto meno di come la politica può renderlo più vivo; di come possa e debba riportare le persone in carne ed ossa ad abitarlo. È questa la vera sfida da vincere: non recuperare un’immagine nostalgica da cartolina ma costruire una prospettiva legata ad una nuova visione complessiva di città'.
Lo ha detto Antonio Lo Schiavo intervenendo, ieri, nel corso del confronto con gli altri candidati alle elezioni comunali del 31 maggio che si è tenuto presso la chiesa di San Michele, su iniziativa del parroco, don Bruno Cannatelli, allo scopo di raccogliere proposte di rilancio della parte antica della città. L’incontro ha registrato inoltre la partecipazione, in qualità di moderatore, del giornalista Peppe Sarlo, e di numerosi cittadini.
«Per rendere vivo e vitale il centro storico - ha proseguito Lo Schiavo - bisogna riportarci dentro le persone, ricorrendo ad azioni concrete come, ad esempio, la leva fiscale. Il Comune può intervenire sui tributi locali per incentivare la nascita di nuove attività commerciali e artigianali, ma anche di locali e strutture che attraggano le nuove generazioni. Quello tra giovani e centro storico può essere un connubio vincente anche per Vibo, così come lo è stato per altre realtà nel contesto meridionale che, puntando su bellezza e innovazione, hanno costruito importanti dinamiche di sviluppo. E, ancora, la nostra proposta è quella d’introdurre un sistema di incentivi al recupero funzionale degli immobili, sostenendo con uno sgravio sui tributi locali chi decide di acquistare e/o di ristrutturare un immobile e tornare ad abitare il centro storico. Poi, non è secondario il ruolo culturale che la parte “nobile” deve avere nel quadro di una rinnovata strategia di valorizzazione della città. Qui c’è un patrimonio storico e architettonico inestimabile, dal quale dobbiamo ripartire disegnando itinerari turistici e culturali di qualità. Ricorrendo ad innovazioni tecnologiche, quali “app” e “QrCode”, e accompagnandole da una seria ed adeguata programmazione, possiamo proiettare Vibo nei circuiti turistici che contano. Infine vi è la questione, sempre attuale, della fruizione del patrimonio immobiliare che insiste nel centro storico. A tal proposito, immaginiamo la creazione di un’esposizione permanente di artisti emergenti negli spazi di Palazzo Gagliardi e anche l’istituzione di un’Accademia del gusto, che possa valorizzare la grande ricchezza enogastronomica del nostro territorio creando inoltre un’importante attrattiva turistica. Sono molte le idee che trovano posto nel nostro programma, tutte improntate ad una visione strategica, nuova e moderna, di un centro storico e di una città più vivi e dinamici».