Comunali Corigliano-Rossano, rischio forfait del Movimento 5 Stelle

Ancora tra i meetup della grande città della Sibatide non si muove nulla. I tre nomi paventati, da sottoporre alla rete per le candidature a sindaco (Cavallo, Pedace e Zampino) al momento sono solo ologrammi politici. Il tempo è quasi scaduto e i grillini rischiano di non presentare la lista

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di Marco  Lefosse
16 gennaio 2019
10:08
Il castello di Corigliano
Il castello di Corigliano

Le comunali di maggio a Corigliano-Rossano vedranno in campo anche il Movimento 5 Stelle? È una domanda ricorrente che scivola, negli ultimi giorni, sempre con più insistenza sulle bocche dei cittadini “corissanesi”. La “guerra politica” dichiarata dai movimentisti pentastellati a Oliverio sul campo della Sanità e le tante altre questioni del territorio (ferrovia, nuovo ospedale, giustizia, viabilità, et.) sembrano aver distolto le attenzioni dei meetup locali da quello che oggi, nell’Alto Jonio calabrese, rappresenta uno degli obiettivi principali e propedeutici ad ogni altra battaglia: garantire un governo civico alla nuova Città.

I deputati disinteressati alle amministrative?

Corigliano-Rossano lo scorso 4 marzo ha espresso ben quattro parlamentari. Tutti dello stesso schieramento. Tutti in maggioranza di Governo. Un drappello di tre deputati (Elisa Scutellà, Ciccio Sapia ed il fumantino Francesco Forciniti) e un senatore (Rosa Abate). Ognuno di loro, però, si tiene a debita distanza dall’argomento elezioni. Perché? È forse un silenzio che sottolinea disinteresse? È vero che gerarchie e ruoli nel Movimento 5 Stelle non sono convenzionali rispetto al modello dei partiti tradizionali ed ognuno svolge il suo incarico di portavoce nelle sedi deputate, senza invadere il campo altrui. Ma è altrettanto vero che la gente e i loro stessi simpatizzanti attendono dai “rappresentanti del popolo” un sussulto rispetto ad un appuntamento così importante. A maggior ragione se le stringenti regole interne al movimento prevedono che le liste elettorali devono essere presentate un mese prima rispetto alla data convenzionale, sancita dalla legge. Il che significa, considerando il termine delle amministrative al 26 maggio prossimo e la consequenziale ufficializzazione delle candidature entro il 26 di aprile, che obbligatoriamente il 26 marzo i pentastellati dovranno avere tutto pronto.


L’esempio di Rende, altra grande città calabrese al voto, è lapalissiano. Dove proprio nelle ultime ore il meetup ha indicato l’avvocato Francesco Turco quale candidato a sindaco del movimento. È facile desumere, allora, che il ritardo dei “grillini” a Corigliano-Rossano è abissale.

Tra candidati e frizioni interne che rischiano di far saltare il banco

Nei giorni e nelle settimane scorse erano stati avanzati dei nomi da sottoporre al voto della rete ma ancora non se n’è fatto nulla. Si tratta di Giulio Cavallo, laureato in giurisprudenza, Pietro Pedace, funzionario amministrativo della giustizia, e dell’imprenditore Giovanni Battista Zampino. Pare però che alla base di questo evidente ritardo ci sia un problema di “rapporti”, troppo freddi, tra i meetup rossanesi e quelli coriglianesi. Divergenze che con tutta probabilità trovano la loro genesi nella campagna referendaria che ha portato alla fusione delle due Città. Con i movimentisti bizantini favorevoli all’unificazione delle due Città e quelli ausonici decisamente contrari. In realtà tra i due movimenti non c’è stato mai, tranne che nelle uscite ufficiali, un dialogo esaustivo sulle sorti della nuova città e anche su alcune grandi battaglie sono venute fuori divergenze che con tutta probabilità hanno accentuato le silenti (nemmeno tanto) fratture interne. La polemica sul realizzando terzo megalotto della Statale 106, ad esempio, è stata la cartina di tornasole di queste profonde frizioni. Non è un mistero, inoltre, che ci sia anche qualche freddura tra i tre deputati coriglianesi (Abate, Sapia e Forciniti) e la deputata rossanese (Scutellà), con quest’ultima che gode di grandissima stima in quell’associazione denominata “Rossano Pentastellata” che spesso e sovente non manca di battute caustiche e accuse al vetriolo nei confronti dei portavoce d’oltre Cino.

Ecco perché, voci interne allo stesso M5S, paventano un clamoroso forfait del movimento alle prossime elezioni. “Meglio rimanere a guardare invece che scendere in campo giusto per l’onore delle armi” e rischiare – aggiungiamo – di scalfire quel patrimonio di voti e consensi che alle ultime politiche hanno portato i pentastellati a superare di oltre due punti percentuali la quota del 50% nel collegio camerale di Corigliano-Rossano. Il ruolo del pompiere, in questo caso, è spettato alla senatrice Rosa Abate che – sentita sull’argomento – ha rassicurato tutti con un laconico ma pur sempre sorridente: «I cittadini stiano tranquilli, il Movimento 5 Stelle ci sarà». Ma come e, soprattutto, quando?

Giornalista
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