Il consigliere regionale e commissario del partito di Calenda tira le redini di un “secondo polo” ampio e alternativo a Stasi. «Dialoghiamo con tutti ed a breve ufficializzeremo il candidato sindaco» di una coalizione partitica ma anche molto civica
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Ottimista e (stra)convinto delle potenzialità della coalizione. Così si mostra Giuseppe Graziano nell’illustrare la proposta amministrativa che sta nascendo a quattro mesi dalle seconde elezioni della storia di Corigliano Rossano.
Una competizione che al momento vede ufficialmente in campo il solo sindaco uscente, Flavio Stasi, a poco più di cento giorni dall’apertura delle urne.
«Ma state tranquilli, siamo in linea con tutte le città e le Regioni che andranno al voto a giugno». Così risponde il consigliere regionale di Azione, chiamato da Carlo Calenda nelle settimane scorse a tenere in mano le redini del partito dopo il commissariamento. Perché a suo dire non vi è alcuna fretta nello svelare il candidato a sindaco della coalizione. Una raggruppamento di partiti e forze civiche – attenzione – che potrebbe discostarsi dal centrodestra canonico, perché «stiamo ragionando con tutti i partiti ed i movimenti civici tranne quelli che, ovviamente, sosterranno Stasi».
In sostanza una sorta di grande “secondo polo” alternativo al progetto politico che il primo cittadino riproporrà alla città.
«Noi siamo prontissimi alla battaglia elettorale e prontissimi a vincerla – dichiara a LaC News24 Giuseppe Graziano –. Al momento opportuno comunicheremo alla città qual è il progetto che abbiamo messo in piedi e chi sarà il candidato a sindaco, ma credo manchi davvero poco».
Il consigliere regionale parla da leader in pectore della coalizione. «La nostra proposta vuole essere la più inclusiva possibile, stiamo ragionando con tutti e da queste considerazioni stanno emergendo valutazioni molto positive rispetto a ciò che stiamo costruendo». «E no, non abbiamo fretta, perché siamo perfettamente in linea con le altre realtà al voto di giugno. Di certo – ammette il consigliere regionale di Azione – stiamo lavorando per il bene della città in un susseguirsi di incontri e siamo vicini anche all’ufficializzazione del candidato a sindaco».
A proposito, in ballo ci sarebbe una rosa di nomi ormai ristretta dopo le prime scremature. «Siamo alla fase finale, ma oggettivamente non è ancora il momento di svelare i nomi. Tra partiti e società civile la scelta è comunque ampia. In tanti si sono messi a disposizione di questo progetto vincente, tutti di altissimo profilo».
Nel corso di un incontro politico organizzato da Azione nello scorso weekend, in prima fila erano seduti l’ex sindaco di Corigliano e dirigente del Pd, Giovanni Battista Genova ed il primario del reparto di Medicina dello spoke di Corigliano Rossano, Luigi Muraca. Non è da escludere che proprio il dirigente medico sia uno dei papabili che emergono dalla società civile di cui parla Graziano. Così come la presenza di Genova lascia presagire prospettive comuni con quella (grossa) fetta di Partito democratico che non vuole saperne di stare dalla parte di Flavio Stasi.
«La presenza di Muraca e Genova all’incontro promosso da Azione? Questa è la dimostrazione che siamo inclusivi – risponde Graziano – che Azione lo è particolarmente perché è un partito molto attrattivo in città, attrattivo per gli altri partiti, per le forze civiche, per le personalità importanti. In questo breve periodo in cui ho assunto l’incarico di commissario di Azione, sono davvero soddisfatto del lavoro svolto».
Il consigliere regionale rivela poi (prossimi) dialoghi anche con il suo ex competitor del 2019, l’ortopedico di fama internazionale Gino Promenzio e con l’ex deputato grillino, Francesco Sapia.
«Pasqualina Straface? La sento spesso e non avendo preclusioni di sorta non ci sono problemi a dialogare con Gino Promenzio e Ciccio Sapia. In città ci sono movimenti civici molto importanti e si potrebbe andare anche nella direzione di un’alleanza partitica ma allo stesso tempo civica».
Insomma, secondo Graziano due mesi di concentrata campagna elettorale sono sufficienti anche perché «non credo che sceglieremo un candidato a sindaco perfetto sconosciuto». Il nominativo potrebbe essere svelato a cavallo tra fine febbraio e gli inizi di marzo.
Il "coup de théâtre" è dietro l’angolo ed il perimetro del “secondo polo” – a meno di ormai clamorosi e più complessi scenari – potrebbe definirsi a giorni ed anche con sorprese inimmaginabili.