Le dichiarazioni del candidato sindaco che si pone in mezzo agli schieramenti di centrodestra e centrosinistra riportate in una nota a seguito del comizio che ieri ha tenuto su corso Vittorio Emanuele
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L’avvocato Francesco Muzzopappa, candidato a sindaco del polo di centro, tira le somme del comizio che ieri mattina ha tenuto su corso Vittorio Emanuele, incontrando elettori e simpatizzanti. E lo fa con una lunga nota nella quale punta il dito contro centrodestra e centrosinistra, stigmatizzando quello che a suo avviso è «l’assalto alla diligenza» in atto. D’altro canto, esalta la composizione delle liste a suo sostegno «una squadra – dice – competente, composta di donne, uomini e giovani, dove l’età media non supera i 35 anni».
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«Cosentino non sarà il vero sindaco»
«Persone – continua Muzzopappa – che hanno deciso di mettersi in gioco nelle nostre liste, in cui svetta la presenza di figure femminili capaci e affermate professionalmente, non di gente alla ricerca della prebenda come avviene altrove. La nostra è gente libera, che combatte per l’ideale di una città libera dall’affarismo e dal clientelismo che l’ha caratterizzata in questi anni. Soggetti, non Muzzopappa, Pitaro, Russo o chi altri, che stanno cercando un nuovo assalto alla diligenza. Gli stessi che stanno dietro le quinte mandando avanti i loro uomini. Ma noi li conosciamo fin troppo bene. I vibonesi li conoscono fin troppo bene. La verità è che quando ho detto: “Via pupi e pupari”, non ho parlato a vanvera, in quanto non sono solito farlo, ma perché voi cittadini dovete sapere che nel centrodestra si legge “Cosentino” però il sindaco, o sindaci, sarà qualcun altro. Che abbiano quindi, questi signori, il coraggio manifestarsi alla gente».
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«Maria Limardo è stata un sindaco libero, poi..»
Un attacco frontale al centrodestra che Muzzopappa rimarca esaltando la figura del sindaco uscente e stigmatizzando la sua mancata ricandidatura: «Per conservare il loro potere hanno finanche deciso di mandare a casa l’eccellente Maria Limardo, messa alla porta in un modo becero e squallido come si confà nel momento in cui c’è un sistema. Maria Limardo, per quanto mi riguarda, è stata un sindaco libero che ha ben operato fin quando non ha avuto problemi subendo ricatti e ingerenze a cui non si è piegata. E noi, quindi, dobbiamo cercare di ripartire da quella amministrazione fin quando è stata libera. Perché dico che quell’amministrazione non è stata libera da un certo punto in poi? Perché gli equilibri all’interno di Forza Italia sono mutati un anno fa, perché Forza Italia ha cambiato pelle. E Città Futura questo lo aveva capito e denunciato decidendo di lasciare quella maggioranza perché non poteva più condividere una visione politica, strategica della nostra città che la stava portando alla devastazione. D’altronde, se la politica diventa malaffare, inciuci e compromessi, l’unica cosa da fare è voltare pagina e così è avvenuto. Io oggi dico: “Via i mercanti dal tempio!».
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