Pietro Giamborino mostra i muscoli. Inaugura il suo punto d’incontro e sede elettorale su corso Umberto I, una benedizione, il suo messaggio alla città e via. In certe occasioni le presenze contano. E il candidato a sindaco alle primarie del centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative di Vibo Valentia previste a primavera, al suo fianco ha trovato persone che contano e che pesano, anche sul piano politico. Tra i primi ad arrivare all’inaugurazione della sede il leader nazionale della Cisal, Franco Cavallaro, che le cronache hanno indicato come il regista dell’operazione politica che ha condotto il sindaco di Briatico, Andrea Niglia, alla presidenza della Provincia.

Accompagnato dal capo ufficio stampa del sindacato di via Roma a Torino, Peppe Sarlo, Cavallaro non è stato l’unico big presente. C’era lo stesso Niglia. C’era Francesco De Nisi, che così s’è schierato apertamente. C’era, poi, Antonello Fuscà, dichiaratosi disponibile ad una candidatura di sintesi per il centrosinistra. Poi la rinuncia del presidente del Rotary: alla luce delle perduranti divisioni nello scenario politico. Una toccata e fuga, per Fuscà; ma anche lui c’era. Come Giovanni Patania, il sindacalista dello Slai Cobas che a sostegno di Giamborino, unitamente a Nazzareno Piperno, ha condotto anche il suo di sindacato. E poi ecco Diego Brancia, il presidente di Rete Civica, il cui movimento ha annunciato apertamente che alle amministrative voterà per il centrosinistra. E a ruota l’ex assessore comunale e dirigente socialista Carmelo Aiello, e poi medici ed esponenti della società civile. Giamborino ci crede: “E’ un sogno”, dice. E poi: “Vincerò, anzi vinceremo”.