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"Ritengo emblematico e surreale proprio l’atteggiamento dell’Assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione che, partecipando nel suo ruolo istituzionale, all’incontro organizzato nei giorni scorsi dal partito democratico, invece che parlare di politiche di sviluppo ha palesemente fatto campagna elettorale per il candidato sindaco di parte, ha esplicitamente fatto illazioni sulla Camera di Commercio di Vibo Valentia, venendo meno a quello che la sua funzione gli impone: equidistanza, rappresentanza degli interessi generali di tutti i cittadini, tanto di destra che di sinistra, rispetto istituzionale, tanto più di enti di diretto riferimento - ha dichiarato Catania - E’ quanto mai imbarazzante che l’Assessore Guccione abbia fatto questo nella sua posizione privilegiata, partecipando ad un incontro politico solo pretestuosamente presentato come di confronto per lo sviluppo, al quale comunque non erano stati invitati interlocutori naturali come Associazioni di Categoria e Camera di Commercio, che, super partes, sono invece interessate a verificare gli orientamenti strategici di ciascuna forza politica, i programmi di ciascun candidato a sindaco e il concreto impegno a sostenere lo sforzo di ripresa delle imprese e del territorio, offrendo, nell’interesse generale, il loro patrimonio di competenza e di esperienza, le loro idee e i loro programmi di sviluppo".
"E’ proprio questo che avrebbe dovuto fare l’Assessore Guccione nel dire quale fosse la sua strategia di sviluppo per questo territorio spesso dimenticato proprio dalla politica regionale, evitando - per usare le sue stesse parole- egli stesso quelle intromissioni nella campagna elettorale comunale solo pretestuosamente attribuite ad altri, nonché espressioni all’indirizzo di enti locali -di cui espressamente si dice controllore- che più che ammonimenti possono apparire minacce. Io sono un rappresentante sindacale e in quanto tale – chiarisce Catania- sono io controllore del programma che l’Assessore Guccione deve attuare nell’interesse di tutti i vibonesi e dei calabresi tutti, evitando canali preferenziali di dialogo con una sola parte politica e tanto più sponsorizzazioni".
"Io sono di Vibo –continua il presidente di Confcommercio- e come cittadino di questa città e di questo territorio, trovo grave la manifesta parzialità dell’Assessore regionale Guccione, così come gravi, fuori luogo e minacciose considero le parole rivolte all’indirizzo della Camera di Commercio di Vibo Valentia, di conseguenza al suo presidente ora anche alla guida di Unioncamere Calabria, che non mi risulta e non ho timore di essere smentito, abbia operato, né personalmente né per conto dell’Ente, alcuna intromissione nella campagna elettorale e in alcun modo abbia mai messo a disposizione la sede dell’Ente per nessun incontro politico di parte o per confronto tra candidati; non ha mai partecipato ad alcun incontro politico. Trovo che il tentativo di spostare l’attenzione su simili argomenti sia sterile, riduttivo e anche imbarazzante: dovremmo allora addirittura dubitare di chiunque rappresenti enti pubblici e magari abbia una tessera di partito, di chi rappresenta una banca e sfrutta la posizione dominante in un territorio assetato di credito, o ancora di chi attacca pubblicamente il Prefetto di Vibo Valentia che nella sua funzione di garante della legalità tanto si è speso e si spende per dare soluzione concreta ai problemi".