Si è trasformata in un vero e proprio rebus la scelta del candidato sindaco di Reggio per il centrodestra. Domani il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro ha convocato un’interpartitica, ma al tavolo le distanze tra partiti e movimenti risulteranno ancora molto ampie. Non è per nulla chiaro, ancora, quale dovrebbe essere la forza politica ad esprimere il candidato. Tutti si dicono pronti a fare un nome, ma la partita è bloccata anche dalle trattative in atto per la Regione. Il nome di Mario Occhiuto, nonostante la cieca insistenza dello stesso sindaco di Cosenza e del coordinamento regionale, perde peso ogni giorno di più. Ed è chiaro che le dinamiche tra Lega e Fdi a livello regionale avranno un peso su quelle in riva allo Stretto.

 

Nel frattempo gli aspiranti candidati sindaco crescono. Fdi ne ha almeno due: si tratta di Massimo Ripepi e di Alessandro Nicolò che rischiano di pestarsi i piedi fino all’ultimo istante utile, come dimostrato dall’impazzare dei sondaggi su facebook, come l'ultimo realizzato da Centro Studi Tradizione e Partecipazione e fatto rimbalzare sui social da uomini vicini ai candidati. Con tanto di polemica del popolo social che chiede spiegazioni sul criterio della scelta dei nomi da votare. La Lega non ha ancora fatto nessun nome, se non timidamente quello di Tilde Minasi, ma la sensazione è che Matteo Salvini voglia calare l’asso più avanti. Sfumata del tutto pare la trattativa che avrebbe dovuto portare l'ex assessore alla Legalità della giunta Falcomatà Angela Marcianò alla corte del Carroccio proprio in vista delle comunali.

L’area scopellitiana, invece, insiste sul nome dell’ex presidente del Parco d’Aspromonte Giuseppe Bombino.

 

Forza Italia, invece, al momento non sa che pesci prendere. Complice la batosta elettorale delle europee che ha determinato il caos sia a livello nazionale, che regionale. Francesco Cannizzaro (che in un primo momento aveva spinto su Giusy Princi, dirigente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci) dovrà fare magie per tenere unito il tavolo del centrodestra per evitare che il fronte si possa spaccare e non arrivare ad una candidatura unitaria. Chiaro, però, che proseguendo in questa situazione di stallo, le decisioni finali potrebbero arrivare direttamente da Roma.