Il deputato azzurro continua a presentare liste satellite e a lavorare per imporre il nome del candidato sindaco alla coalizione. Forte di un rapporto privilegiato con la governatrice Santelli. E ora si aspetta la convocazione dell'interpartitica
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Mentre si aspetta di sapere con certezza la data delle prossime comunali e rimane apertissima l’ipotesi del 20 settembre per un possibile election day, a Reggio Calabria le bocce in apparenza sono ancora ferme. Se il centrosinistra rimane ancora sull’uscente Giuseppe Falcomatà, nonostante le ultime inchieste giudiziarie stiano dando parecchio da pensare ai vertici nazionali, il centrodestra è lontano dall’individuazione del candidato.
O meglio il centrodestra è tenuto lontano dalle scelte dallo strapotere di Francesco Cannizzaro che continua a fare il bello e il cattivo tempo in riva allo Stretto. Legittimato dal ruolo di deputato e di delfino di Jole Santelli, con la quale è stato avvistato a bordo di una Smart anche nel giorno della visita di Matteo Salvini condita da un fugace faccia a faccia tra governatrice e senatore, prova a tenere al guinzaglio gli altri partiti, approfittando anche del loro momento di debolezza.
Il ruolo delle civiche
Nelle ultime settimane, ad esempio, si sono svolte ben due presentazioni di liste civiche del centrodestra #AmaReggio e ReAttiva, formazioni piene zeppe di esponenti della stagione scopellitiana, alle quali nessun partito del centrodestra si è presentato, nonostante l’invito formale, ad eccezione del commissario provinciale di Fi Francesco Cannizzaro. Convinto, evidentemente, di potere imporre liste a Lega e Fdi, ma anche il nome del candidato sindaco.
C’è attesa, dunque, per la convocazione dell’interpartitica che ogni giorno viene rinviata. Cannizzaro avrebbe finalmente individuato un nome, almeno il primo, da fare in quel momento. Si tratterebbe di Eduardo Lamberti Castronuovo, ex sindaco di San Procopio.
Medico e direttore dell’Istituto Clinico De Blasi, ex editore di Rtv, Lamberti è una vecchia conoscenza della politica reggina. Soprattutto della parte avversa al centrodestra. Fu assessore alla Polizia Municipale con Italo Falcomatà, padre dell’attuale sindaco di Reggio, candidato al Parlamento con il centrosinistra senza essere eletto e candidato della coalizione del centrosinistra nel 2007 contro Giuseppe Scopelliti che vinse largamente.
La pensata di Cannizzaro è adesso quella di mettere il suo nome, sicuramente un profilo di grande esperienza, al tavolo delle trattative. Magari soltanto per vedere l’effetto che fa. E non a caso Lamberti era al fianco di Cannizzaro all’ultima uscita pubblica per la lista di Giuseppe Sergi.
Lega e Fdi nell'angolo
Il deputato forzista è convinto che Fdi, per quanto abbia inviato Denis Nesci nel ruolo di nuovo commissario, non abbia la forza di esprimere un sindaco dopo le ultime bufere giudiziarie. Ed analogo ragionamento viene fatto sulla Lega che ancora sta provando ad organizzarsi sul territorio. Né l’ultima visita di Matteo Salvini è servita a cambiare idea sul punto.
Chi si aspettava dal leader Carroccio venuto ad inaugurare la segreteria politica davanti a palazzo San Giorgio, sede dell’Amministrazione comunale, una rivendicazione sul primo cittadino è rimasto deluso. Salvini ha rimandato tutto ai prossimi tavoli con gli alleati.
Il tavolo delle trattative
Anche questo un punto di forza di Cannizzaro. Al tavolo degli alleati di cosa di si parlerà? Anche e soprattutto di Regione dove il deputato reggino crede di poter disporre quanto e come i fedeli compagni di avventura Jole Santelli e Domenico Tallini. Un asse sul quale Forza Italia si è divisa territorialmente la Calabria e che è solidissimo. Dimostrazione: il silenzio tombale di tutti dopo che l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, voluta proprio da Cannizzaro nella giunta Santelli, è stata indagata. Sulla vicenda nessuno dei big forzisti ha osato proferire verbo.
Ed allora Cannizzaro, che nel frattempo lavora sodo alle liste provando ad imbarcare il massimo possibile di truppe, è convinto che con le chiavi della Regione in mano e un numero di liste importante si siederà all’interpartitica con il ruolo del cartaro. E se proprio dovesse andargli la prima uscita con Lamberti, arriverebbe in seconda battuta un altro suo vecchio pallino. La preside del Liceo Scientifico Giusi Princi, sua cugina, che già più volte era stata indicata come una possibilità.
Per il momento Lega e Fdi rimangono a guardare, con il segretario regionale Cristian Invernizzi e il vice responsabile nazionale Enti Locali Walter Rauti che schiumano insofferenza ma non riescono ad uscire dall’angolo e Denis Nesci che cerca di capire quali siano le reali intenzioni di Giorgia Meloni.