La leader di "What Woman Want_La Calabria vista dalle donne" afferma che c'è bisogno di «costruire un fronte attrezzato e plurale per corrispondere ai doveri e compiti richiesti da una epoca post-pandemia»
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«Sono grata e onorata della fiducia e stima che mi viene riconosciuta da tante singole persone amiche, da esponenti del volontariato e del mondo cattolico democratico. Sono altresì grata e onorata per la fiducia che mi viene accordata dai parlamentari e coordinatori, cittadini e regionali, del Movimento Cinquestelle, guidato da un leader europeista, come il presidente Giuseppe Conte, la cui politica, fedele alla Costituzione e all'unità nazionale, avversa i tentativi egoistici e separatistici dei governatori leghisti di Salvini e ben interpreta le istanze di sviluppo, crescita e sicurezza del meridione d'Italia». Lo afferma, in una nota, Bianca Rende candidata a sindaco di Cosenza.
«Per la stessa convergenza alla proposta di una coalizione civica tra liberi aderenti all'area politico-amministrativa di centro-sinistra - prosegue Rende - ringrazio le liste e i candidati di Pietro Mari e Rosa Principe, del movimento Tesoro Calabria, impegnati insieme a Carlo Tansi per un imprescindibile rinnovamento etico delle istituzioni. Scelte tutte che confermano la necessità e la responsabilità di costruire un fronte quanto più attrezzato e plurale per corrispondere ai doveri e compiti richiesti da una epoca post-pandemia in cui città già fragili, come la nostra, hanno da risanare e ricucire fratture e cesure che inevitabilmente si sono approfondite. Nel segno della democrazia, della trasparenza e della libertà».
«Cosenza per la Calabria è stata sempre 'una città sul monte' - sostiene ancora Bianca Rende - la cui autonomia dagli schemi centralistici è parte della sua identità storica e culturale. Non possono, dunque, che respingersi decisamente i tentativi di ripristinare logiche di apparato, per di più obsoleto, incapace per sua natura di disegnare per la città politiche di sviluppo e crescita equa, che guarda ai fabbisogni reali e alle soluzioni partecipate e d'innovazione. Il ruolo della coalizione civica e di centro-sinistra da me promossa è quello di fare presto insieme di Cosenza un progetto di inclusione dei ceti e settori finora marginalizzati, valorizzando il contributo delle donne, dei giovani, del terzo settore, ricucendo le separazioni tra i quartieri, le fasce sociali, l'accesso alle opportunità- sostenendo la sanità pubblica e di prossimità, i trasporti e i servizi di comunità in un'ottica di città integrata».
«Perché Cosenza - sostiene la candidata sindaco - cresce insieme. Sono convinta sia giunto il tempo che tutte le sensibilità, rivolte a superare un centralismo democratico irrispettoso dei valori territoriali e a rifondare seriamente, non certo con fasulle primarie, la partecipazione prevista dall'art.49 della Costituzione, diano la giusta spallata a questo sistema paternalistico, spesso anche corrotto e corruttore, e partecipino alla nostra battaglia. Insieme senza timori e nella consapevolezza della straordinaria opportunità di rimettere la nostra città sui binari della contemporaneità e dello sviluppo equo e solidale. Da qui al futuro»