La prima riunione ieri nella sala consiliare del Comune. Una convention da inquadrarsi come un «cantiere aperto» volto a costruire una strada comune, mai tentata prima
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Se l’intento era «aprire una discussione trasparente, aperta e leale» tra persone e gruppi politici che «vogliono candidarsi ad amministrare questa città» - come ha riferito Giuseppe Santagada, il candidato sindaco delle Liste civiche nell’ultima tornata delle amministrative – l’obiettivo è stato raggiunto. Nella sala consiliare di Castrovillari, ieri sera, c’erano tutte le forze di centro sinistra: partito democratico, partito socialisti, riformisti, progressisti e moderati che a vario titolo hanno partecipato al dibattito, durato fino a tarda ora, per capire se ci saranno i margini di un'alleanza in vista delle elezioni di Settembre.
Mancava il centro destra, ormai proiettato verso una visione d’insieme che da alcune indiscrezioni, ieri sarebbe andato a chiedere la benedizione ufficiale dal presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, presentando i due candidati possibili da offrire all’attenzione dell’elettorato: un avvocato e un libero professionista tra i quali scegliere nei prossimi giorni per contrastare la possibile alleanza degli avversari politici.
Ma la convention politica di ieri è da inquadrarsi come un vero e proprio «cantiere aperto» introdotto da Ferdinando Laghi, leader storico delle liste di Solidarietà e Partecipazione, che ha lanciato l’appello alla volontà di costruire una strada comune, «mai tentata prima», per offrire a Castrovillari un governo che trovi sintesi attorno alla «priorità da affrontare per una città – ha continuato Peppe Santagada – già provata da situazioni recenti, come il fenomeno pandemico, e la dichiarazione di dissesto».
Se sarà vera alleanza e se la quadra si troverà è ancora presto per dirlo ma i presupposti di possibilità sembrano intravedersi all’orizzonte. Lo ha detto il segretario del Partito Democratico di Castrovillari, Giovani Fazio, il quale ha dichiarato che «i margini per trovare un punto di incontro ci sono» ma ci sono altri punti sui quale la discussione dovrà essere «più lunga» e se necessario servirà prendersi «tutto il tempo e non chiudersi all’interno di un contratto di governo che imbriglierebbe l’azione amministrativa». Perché la preoccupazione del centro sinistra non è tanto «vincere ma amministrare per il bene della città e dei castrovillaresi». Inoltre l’aspetto da chiarire è la parola “discontinuità” contenuta nel documento politico che ha aperto l’invito alle forze politiche ritrovatesi ieri nel palazzo di città.
«Se la discontinuità è intesa come forze politiche che sono state a dibattere e litigare dal punto di vista politico negli ultimi anni quella è una discontinuità» ma per il Pd non si potrà accettare una discontinuità intesa come amministrativa. «Noi – ha chiarito Fazio – partiamo dal concetto di continuità e dalla salvaguardi di quello che è stato costruito in questi cinque anni». Tra l’altro nella prossima settimana il sindaco uscente, Domenico Lo Polito, dovrebbe sciogliere la riserva sulla sua potenziale candidatura per le prossime amministrative, dopo le richieste formulate prima dal suo partito e poi dalla giunta e dall’intera maggioranza.
Lunedì, intanto, in piazza municipio il Movimento Cinque Stelle presenterà invece alla città il candidato sindaco Giuseppe Campanella. Evento che era stato rimandato gioco forza sabato scorso a causa del nubifragio che colpì la città.
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