Altri guai per la compagna di Oliverio. Deve restituire 70mila euro alla Regione

Il dipartimento Agricoltura revoca un contributo già concesso ad Adriana Toman. L'imprenditrice è anche imputata nell'inchiesta sui fondi ai teatri

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di Pietro Bellantoni
10 ottobre 2019
18:08
Mario Oliverio e Adriana Toman - Foto di Emilio Grimaldi
Mario Oliverio e Adriana Toman - Foto di Emilio Grimaldi

Quando si dice i periodi storti. Come se non bastassero i suoi problemi giudiziari – legati alla gestione dei fondi per i teatri –, adesso la compagna del governatore Oliverio, Adriana Toman, deve anche restituire un botto di soldi alla Regione.

Il dipartimento Agricoltura della Cittadella, con un decreto firmato lo scorso 26 settembre dal dirigente Giuseppe Oliva, ha revocato un contributo di più di 72mila euro già concesso alla fidanzata del presidente della Regione, la quale – oltre a vantare una lunga esperienza nel settore teatrale – è anche imprenditrice nel campo agricolo.


 

Il decreto

I fondi sono quelli del Psr Calabria 2014-2020 relativi agli investimenti nelle aziende agricole «che migliorano le prestazioni e la sostenibilità globale delle stesse aziende». La ditta di Toman, nel giugno 2016, aveva partecipato all'avviso pubblico per la presentazione delle domande di sostegno ed era poi finita in posizione utile al finanziamento nella graduatoria definitiva e finale, approvata lo scorso dicembre, per un contributo pari a 72mila e 320 euro.

Il 12 aprile, tuttavia, all'azienda di Toman viene notificato l'avvio del procedimento di revoca «per la restituzione, oltre il termine concesso, del provvedimento di concessione del contributo debitamente firmato per accettazione, concedendo 10 giorni di tempo per eventuali controdeduzioni».

 

La compagna di Oliverio il 14 maggio presenta, «oltre i termini concessi, controdeduzioni all'avvio del procedimento di revoca». Controdeduzioni che vengono «rigettate» due giorni dopo.
E si arriva così all'ultimo provvedimento, con il quale la Regione procede alla «rettifica» del decreto del dirigente di struttura del 19 dicembre, con contestuale «revoca del contributo concesso» e «decadenza della domanda di aiuto».

L'atto – oltre che alla ditta interessata – è stato notificato all'Autorità di gestione del Psr Calabria e all'«organismo pagatore» Arcea.
Toman potrà fare ricorso davanti all'autorità giudiziaria, ma ciò non toglie che per la fidanzata di Oliverio sia proprio un periodo da dimenticare.

 

L'inchiesta sui teatri

Giusto un mese fa, la Procura di Catanzaro – nell'ambito di una indagine su presunti illeciti nella gestione dei fondi regionali destinati alla cultura – ha chiesto il rinvio a giudizio per l'imprenditrice e altre otto persone, che dovranno rispondere di reati quali la turbata libertà degli incanti e dei procedimenti di scelta del contraente. L'udienza preliminare è già stata fissata per l'11 novembre.

Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero interferito con le procedure per l'affidamento di 240mila euro di contributi. Toman, in particolare, avrebbe avuto un ruolo da protagonista «sfruttando la posizione goduta in seno alla Regione Calabria per essere la compagna del presidente Mario Oliverio».

E adesso, come se non bastasse, alle grane giudiziarie l'autrice-imprenditrice deve aggiungere anche quelle economiche, tra l'altro determinate dall'ente – la Regione – guidato dal suo fidanzato. Proprio un periodo nero.

 

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