Arriva, finalmente, il giorno del rinnovo delle Commissioni del Consiglio regionale dopo le polemiche delle scorse e settimane e quando si è ben oltre la metà della legislatura.

 

Le sette Commissioni permanenti sono state convocate tutte in una giornata dal presidente Nicola Irto per bloccare il caos e consentire una rapida ripresa dei lavori istituzionali.

 

Una lunga e frenetica mattinata di incontri tra i capigruppo dei partiti ha preceduto i lavori e ha sancito un’intesa di massima, seppur con un’eccezione. Gli incontri avviati dal presidente dei democrat Sebi Romeo con Gentile, Sculco e le altre forze politiche hanno cementato un accordo che ha consentito la riconferma di tutti gli uffici di presidenza, ad eccezione della Commissione “Riforme”.

 

I presidenti delle Commissioni eletti

In rapida successione sono stati riconfermati Franco Sergio alla guida della I “Affari Istituzionali”, di Giuseppe Aieta alla II “Bilancio”, di Michele Mirabello alla III “Sanità” e di Domenico Bevacqua alla IV “Ambiente”.

 

Con l’interessante dato politico che a favore del candidato del centrosinistra hanno votato sia Alternativa Popolare che Calabria in Rete. Circostanza che non era scontata alla vigilia dopo i dissapori andati in scena con il rinnovo dell’Ufficio di presidenza del Consiglio che avevano segnato una certa distanza tra il Pd e gli uomini di Gentile, ma anche con Flora Sculco che avrebbe dato il proprio voto a Wanda Ferro nella corsa per la vicepresidenza.

 

Gli accordi ai quali ha lavorato Romeo, però, non stati sufficienti a risanare la disputa in corso per la V Commissione “Riforme” presieduta fin qui da Baldo Esposito di Alternativa Popolare. Alla sua poltrona mirano anche Francesco D’Agostino, vicepresidente del Consiglio uscente e Mimmetto Battaglia. E nessuno dei tre sembra disposto a fare un passo indietro. Inevitabile, dunque, che per il momento si sia deciso di evitare lo scontro frontale rinviando ogni decisione. Il centrosinistra ha deciso, infatti, di far mancare il numero legale, così come ha dovuto registrare il vicepresidente del Consiglio Enzo Ciconte che ha presieduto tutte le riunioni di rinnovo per l’assenza del presidente Irto.

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Scontate anche le conferma di Ennio Morrone alla guida della Commissione di Vigilanza, che per prassi spetta all’opposizione, e di Arturo Bova alla guida della Antindrangheta nonostante la sua auto-sospensione di qualche mese fa.

 

La posizione di Vincenzo Pasqua...

La giornata ha però regalato almeno altri due dati politici. Il primo riguarda la posizione sempre più critica di Vincenzo Pasqua (Oliverio presidente) che è ormai in rottura frontale con il centrosinistra e con il suo gruppo e che non ha preso parte ai lavori di nessuna delle Commissioni.

...e dell'opposizione

Il secondo riguarda l’opposizione che dopo aver fallito in Consiglio, vedendo sconfitti i propri candidati Wanda Ferro e Mimmo Tallini, adesso ingoia un altro rospo. Wanda Ferro non solo non sarà vicepresidente di minoranza del Consiglio, ma non sarà componente di nessuna delle Commissioni consiliari. Per sua scelta ha spiegato pubblicamente la Ferro, anche se il suo passo indietro è arrivato dopo una serie di incomprensione interne ai gruppi che fanno capo a Forza Italia. La Ferro aveva richiesto di poter essere componente della Commissione “Sanità”, dove originariamente aveva seduto Giuseppe Mangialavori prima della sua esclusione dal Consiglio. Dopo la sua uscita alle riunioni della III Commissione prese parte Francesco Cannizzaro della Casa delle Libertà. Il quale non ha inteso rinunciare al ruolo innescando un certo malumore all’interno degli azzurri. E i vertici non hanno certo non registrato la sua presenza al fianco di Gentile in due diverse e recenti uscite pubbliche.

Riccardo Tripepi