«Dai resoconti di stampa noto con un certo stupore della richiesta formulata dai consiglieri del gruppo Democratici e Progressisti e dal consigliere del Partito Democratico on. Carlo Guccione per la istituzione di una commissione di inchiesta sulle attività dell'Asp di Cosenza». E’ il commento di Michele Mirabello, consigliere regionale.

 

«Il suddetto stupore non deriva ovviamente dal legittimo esercizio di poteri e prerogative in capo a ciascun Consigliere Regionale della Calabria, ma dalle motivazioni addotte dai colleghi a sostegno della richiesta medesima. Diversamente da quanto sostenuto e dichiarato più volte a mezzo stampa, in effetti, durante i lavori delle commissioni sanità e vigilanza convocate in seduta congiunta in data 18 Maggio, si è discusso, come risulterà dal resoconto integrale della seduta, della richiesta della istituzione di una commissione d'inchiesta sul piano di rientro dal debito sanitario operante in Calabria, e sulla fase di gestione del medesimo ad opera dell'ingegnere Scura».

 

«Che l'occasione per avviare la suddetta discussione, in un apposito organismo previsto dallo Statuto regionale, sia stata fornita dalle coraggiose dichiarazioni del direttore generale dell'Asp di Cosenza Raffaele Mauro in merito alle difficoltà insorte per arrivare all'approvazione dell'atto aziendale, in una complicata e difficile interlocuzione con la struttura commissariale, non significa, e non ha significato nella sede delle commissioni congiunte, che ad essere poste sotto inchiesta dovessero essere, al colmo del paradosso, proprio le attività dell'azienda cosentina.

 

E' stata anzi evidenziato dal dottor Mauro e da altri colleghi consiglieri intervenuti proprio la difficile fase che si sta vivendo in Calabria e la complicata vicenda di una stagione commissariale connaturata più che da impercettibili luci da moltissime ombre. Derivando dal resoconto di stampa una verità realmente ribaltata rispetto a ciò che si è discusso negli organi del Consiglio regionale,mi pare pertanto opportuno ristabilire la verità dei fatti».