Approvato all'unanimità un documento davanti a circa 300 persone che hanno preso parte all'assemblea cittadina convocata da 16 sigle ed ex amministratori
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Rende prova a fare le barricate contro la città unica. O, come ha detto Sandro Principe nella intervista a CosenzaChannel di stamattina e nell’introdurre l’assemblea pubblica tenuta all’Hotel President, «contro come la maggioranza di centrodestra in Regione vuole completare la fusione a freddo con Cosenza e Castrolibero».
La discussione ha preso forma sul significato originario di riformismo. «Quando eravamo giovani, ci dicevano di studiare, studiare e studiare. Poi di sperimentare, in questo caso l’unione dei comuni, e poi di valutare gli effetti. Qui non c’è alcun progetto – hanno tuonato all’unisono l’ex sindaco e gli altri relatori -. Non si può fare tutto ciò per decreto». La novità è che nelle prossime settimane verrà convocata una nuova assemblea al Cinema Garden dove saranno eletti i rappresentanti del comitato che rappresenterà la "resistenza rendese".
Più di duecento i presenti, tutti occupati i posti a sedere: qualcuno ha deciso di seguire in piedi dalle ultime file gli interventi che viaggiavano in un’unica direzione. L’orgoglio per il proprio territorio è venuto fuori parola dopo parola.
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