Positivo il confronto tra il premier Paolo Gentiloni e i rappresentanti delle Città Metropolitane italiane.

La richiesta arrivata sul tavolo del Governo è chiara, così come ha avuto modo di spiegare il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro. «Chiediamo al governo - ha detto - risorse per gli investimenti, penso al piano periferie, al bando per le aree degradate, alla recente legge di valorizzazione dei piccoli Comuni. Riteniamo ci sia bisogno, inoltre, di un confronto permanente che consenta di fare un tagliando alla legge Delrio, e di un finanziamento di 200 milioni per mettere in sicurezza i bilanci del 2018 dai quali dipendono temi sensibili e fondamentali per i cittadini, come la manutenzione di scuole e strade».

 

Piena disponibilità è arrivata dal premier Gentiloni. «In un momento in cui l’economia si è sbloccata, torna a crescere - ha detto Gentiloni - è fondamentale una collaborazione tra governo centrale e grandi città. Che sono un asset fondamentale della competitività del Paese». Il governo ha garantito che le richieste dei sindaci, a cominciare da quella di istituire un tavolo di consultazione permanente per ridefinire l’organizzazione e le competenze delle Città metropolitane, saranno esaminate.

 

La posizione di Falcomatà e Mauro

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà che ha preso parte all’incontro insieme al suo vice Riccardo Mauro. «Sono soddisfatto, la questione delle città metropolitane sarà posta su un tavolo istituzionale – ha detto Falcomatà - Va rivisto il ruolo della città metropolitana come pensato dentro la legge Delrio. Ogni anno abbiamo problemi strutturali per chiudere i bilanci, serve una revisione della legge Delrio che ci consenta di non ritrovarci ogni anno a chiedere qualcosa in più al governo. Serve un intervento strutturale».

Da oggi, però, si potrà cominciare a lavorare ai bilanci dopo il congelamento delle scorse settimane. Anche perché i tempi incalzano, così come ha ricordato Mauro, anche in vista di fondamentali passaggi. A partire da quello che riguarda l’acquisizione delle quote pubbliche messe a bando da Sacal, la società che gestisce gli aeroporti calabresi, per le quali la Città Metropolitana è pronta a sborsare una cifra vicina ai due milioni di euro. «Per la prossima settimana è fissato un incontro con i vertici di Sacal – ha spiegato Mauro – ma i problemi di cui abbiamo discusso oggi sono più ampi e riguardano la necessità per le Città Metropolitane di avere fondi sufficienti per offrire ai cittadini servizi adeguati».

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Anche il Pd si mobilita

Un’idea che hanno tutti i rappresentanti delle Città Metropolitane, ma che è stata espressa da Luciano Nobili, responsabile del Pd per i nuovi Enti. «C’è il riconoscimento istituzionale della specificità delle Città Metropolitane, della loro centralità nel sistema Italia e l’istituzione di un tavolo permanente di dialogo con il Governo - aggiunge -. Le Città Metropolitane sono la spina dorsale del nostro Paese, rappresentano il 36 per cento della popolazione, producono il 40 per cento del valore aggiunto nazionale, ospitano il 40 per cento delle imprese e il 50 per cento delle start up innovative. Da loro passa il rilancio economico del Paese. Per questo devono essere messe in condizione di essere protagoniste sul piano della pianificazione, delle infrastrutture, dell'Innovazione, della promozione internazionale del nostro Paese».

 

Riccardo Tripepi