Non sono certo mancate le polemiche durante il Consiglio metropolitano che si è riunito per ascoltare le linee programmatiche del sindaco Giuseppe Falcomatà. La scintilla è scaturita durante la fase preliminare dei lavori, durante la quale è stato portato all’attenzione dell’Aula un ordine del giorno sull’aeroporto dello Stretto, quando ormai manca pochissimo all’abbandono da parte di Alitalia, previsto per il prossimo 27 marzo.

 

L’odg impegna il sindaco a proseguire il confronto con il governo nazionale, a coinvolgere nella battaglia la deputazione calabrese e verificare le condizioni per l’ingresso della Città Metropolitana in Sacal, la società che gestirà tutti gli aeroporti calabresi, attraverso l’acquisto di quote pubbliche. Prima di discutere l’odg, la minoranza tramite Domenico Giannetta ha chiesto che il sindaco illustrasse lo stato dell’arte. Richiesta non accolta da Falcomatà, secondo il quale la vicenda era da considerarsi più che nota. Tra i consiglieri di minoranza, però, montava il malumore anche per il contenuto dell’odg troppo sbilanciato sulla persona del sindaco e sul quale avrebbero voluto delle integrazioni.

 

Falcomatà, però, ha fretta e va dritto alla votazione. Tanto che il consigliere della sua maggioranza Pierpaolo Zavettieri viene colto di sorpresa e fuori posto perché stata valutando insieme a Giannetta la possibilità di una sospensione dei lavori. Rientrato in postazione ha chiesto al sindaco di poter intervenire nel dibattito, ma ormai era stata avviata la fase di votazione. Troppo anche per il socialista e sindaco di Roghudi che ha raccolto le sue cose e ha abbandonato l’Aula. «Mai visto un atteggiamento così arrogante – ha detto a margine Zavettieri – forse le difficoltà del momento stanno innervosendo il primo cittadino. E’ inconcepibile che un documento arrivi in Consiglio in questo modo e che venga negata la possibilità di modificarlo e perfino di parlare a chi come ha sostenuto la sua corsa ottenendo il 23% dei consensi. In questo modo i consiglieri metropolitani non sono messi nelle condizioni di svolgere il proprio compito».

 

Dopo la grana interna, anche la grana esterna. Ascoltate le linee programmatiche del sindaco, che adesso saranno pubblicate e per i prossimi 30 giorni saranno modificabile, anche i consiglieri di minoranza Zampogna, Giannetta e Lamberti lasciano l’Aula per manifestare dissenso rispetto alla gestione della seduta. Rimane il tempo per completare l’ordine del giorno, che oltre ad alcuni regolamenti interni, prevedeva l’istituzione di una Caserma dei Vigili del fuoco a Monasterace.

 

Le linee programmatiche di Falcomatà

 

«Al centro del nostro programma – ha detto Falcomatà – c’è il cittadino con i suoi bisogni e le sue aspettative che vuole e deve essere reso protagonista attraverso l'attivazione di tutti gli strumenti di partecipazione carta dei servizi». Secondo punto toccato: la legalità con particolare riferimento alla gestione all’utilizzo dei beni confiscati. Infine il dettaglio degli ambiti su si concentrerà l’azione di quello che deve considerarsi “un ente di programmazione”.

 

«Il Piano strategico della Città Metropolitana (Pscm) servirà a dare un piano di indirizzo, una sorta di master plan ai singoli Comuni che dovranno attuarlo sui veri territori». Tra i primi indirizzi del Pscm lo stop al consumo del suolo. «Abbiamo costruito troppo rispetto alle reali esigenze. Adesso la Città non deve più espandersi, ma trasformarsi dando identità precisa ad ogni area». Poi il riferimento ad una positiva interlocuzione con la Regione, non solo per completare il trasferimento delle deleghe, ma anche per concertare al meglio la programmazione.

 

Passaggio inevitabile sui trasporti con l’attenzione puntata sull’Aeroporto di Reggio. «Gli Uffici stanno valutando la possibilità di entrare in Sacal, ma in ogni caso si dovrà arrivare ad una programmazione per rendere il Tito Minniti appetibile anche da compagnie aeree diverse da Alitalia. Senza aeroporto non avrebbe senso neanche parlare di programmazione». Accenni anche alla valorizzazione dell’Ambiente. «Siamo l’unica Città Metropolitana ad avere un Parco Nazionale all’interno dei propri confini». Da migliorare la collaborazione con l’Università e da potenziare la realizzazione delle opere pubbliche, dopo un’attenta ricognizione, con attenzione particolare all’edilizia scolastica.

 

Falcomatà, infine, ha evidenziato la grande potenzialità che si cela dietro i finanziamenti europei e i Patti per il Sud. «Da ultimo – ha ricordato – insieme al ministro De Vincenti abbiamo proceduto a ricalibrare le risorse dei Patti spostando 4 milioni di euro dal capoluogo verso 17 Comuni che non erano ricompresi. In questo modo ognuno dei 97 Comuni metropolitani potrà avere almeno un progetto finanziato dai Patti per il Sud».

 

Riccardo Tripepi