Il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha incontrato quest'oggi nella Cittadella regionale di Catanzaro la vicepresidente della Giunta regionale Giusy Princi. Al centro del confronto, - si legge in una nota della Città Metropolitana - da tempo programmato, gli indirizzi sull'avvio del trasferimento alla Città Metropolitana di Reggio Calabria delle funzioni previste dalla legge 56 del 2014, la cosiddetta legge Delrio.

Nel corso dell'incontro, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti apicali dell'apparato burocratico della Città Metropolitana e della Regione Calabria, è stato fissato il percorso a tappe che porterà, entro la fine del 2024, alla Legge regionale per il trasferimento delle deleghe, e contestualmente individuato un cronoprogramma di incontri e tavoli di indirizzo e di coordinamento, tra i rappresentanti politici ed amministrativi dei due Enti, per i necessari approfondimenti specifici sui settori oggetto di trasferimento di competenza.

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A margine dell'incontro il sindaco ha «apprezzato l'approccio concreto con il quale il tavolo è stato attivato, sottolineando il positivo indirizzo politico che, nonostante il ritardo accumulato in passato, ha caratterizzato l'interlocuzione con i vertici della Regione nelle ultime settimane». L'auspicio dichiarato dal massimo rappresentante di Palazzo Alvaro è quello di «raggiungere in tempi brevi la piena titolarità delle funzioni previste dalla legge, pur nel rispetto dei necessari approfondimenti tecnici da parte dei diversi settori, in particolare per ciò che riguarda il trasferimento delle risorse umane e finanziarie che consentano una corretta gestione delle funzioni assegnate».

Ad oggi la Calabria è l'unica regione italiana a non aver attivato il percorso di trasferimento delle funzioni previste dalla legge Delrio del 2014. «L'auspicio comune è che il ritardo accumulato possa tramutarsi in un'opportunità, consentendo alla Calabria di determinarsi con un Disegno di Legge che tenga anche conto dei risultati conseguiti o delle difficoltà riscontrate dal trasferimento delle funzioni in altre Regioni e verso le altre Città Metropolitane d'Italia».