Dopo la proposta di riunificare le province di Crotone e Vibo con la città capoluogo, la segreteria torna sul caso: «Si preferisce alzare le barricate invece di aprire tavoli di approfondimento» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Prendiamo atto delle polemiche strumentali e campaniliste innescate sulla proposta di istituire la città metropolitana, sottolineando che non vogliamo imporre niente a nessuno anzi abbiamo offerto la possibilità ai territori di aprire tavoli di confronto per affrontare l’argomento analizzandone pro e contro». Lo scrive in una nota la segreteria territoriale Catanzaro della Lega, dopo il polverone di polemiche sollevato nei giorni scorsi dalla proposta di istituire la città metropolitana a Catanzaro riunificando i territori delle due province di Crotone e Vibo Valentia.
Una proposta che anche l'esponente catanzarese della Lega e presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, aveva bollato come incommentabile e che ha trovato anche il dissenso della Lega Crotone. «La politica a nostro avviso richiede lungimiranza e visione sfruttando tutte le occasioni che le norme e le istituzioni offrono» scrive oggi la segretaria territoriale.
«Non riteniamo utile al bene dei territori posizioni di quanti hanno alzato le barricate a una proposta, invece, di aprire tavoli di approfondimento. Ci meravigliamo che nulla sia stato detto, come da noi scritto, di intendere la politica come in uso nell’antica Roma dove si pensava agli interessi dei cittadini prima dei propri, infatti per il candidato era un onore poterli rappresentare andando per le vie vestito di una tunica bianca segno di candore morale».
«Nulla, inoltre, a proposito del nostro invito al governatore regionale di costituire un tavolo di lavoro con tutti i senatori, deputati e consiglieri regionali eletti dai cittadini calabresi con intenti comuni e condivisi - conclude la nota - per lo sviluppo della nostra regione in modo che il cittadino della Calabria sia pari in tutto e per tutto al cittadino della Lombardia».