Da 2 anni Il parco è intitolato a Peppino Impastato ma i giovani di Fratelli d’Italia, organizzando la prima Festa provinciale, rifiutano di chiamarlo così e scoppia la polemica. A Cinquefrondi la disputa sul nome dell’area che ha ospitato l’evento, con gli organizzatori che negli inviti hanno identificato il sito con il nome dell’adiacente viale Giacomo Matteotti - chiamato nei comunicati stampa e nei manifesti un pò piazzale, un pò parco - ha acceso polemiche intorno a questa che sembra una messa in ombra del martire antimafia. «Per noi questo è Parco Matteotti – chiarisce Marco Massara Ferrari, cinquefrondese e responsabile Dipartimento provinciale Cultura di Gioventù nazionale – perché così è identificato dal sentimento dei cinquefrondesi. Abbiamo evitato di chiamarlo Parco Impastato semplicemente perché questo nome non si trova nei motori di ricerca e veniva difficile, a chi voleva raggiungerci, la geolocalizzazione».

La polemica sul nome del parco

In realtà, la versione fornita dal giovane dirigente politico è solo in parte vera. È vero che per google maps la località “parco Impastato” è sconosciuta, ma è vero anche che il sistema gps neanche “Parco Matteotti” trova, perché l’area verde che sorge all’ingresso del paese – poco distante dallo svincolo della Sgc Jonio Tirreno – non è classificata come parco: si legge genericamente di una “villetta”. «Quell’area orgogliosamente porta il nome di Peppino Impastato – replica Michele Conia – lo sanno tutti, non foss’altro perché vi è stata una delibera del consiglio comunale e una grande cerimonia a cui parteciparono anche il prefetto e diversi magistrati: evidentemente non c’è la volontà di ricordare, dunque si vuole censurare, una delle figure più importanti dell’antimafia nazionale».

La voce dei cittadini

Chiedendo all’interno del parco ai cinquefrondesi, il chiarimento che forniscono dà torto ai giovani di destra. «Qui esistono parco Impastato e Viale Matteotti», dice un anziano.
C’è un aspetto beffardo in questo che sembra uno scontro ideologico. In quella zona del paese amministrato da uno dei dirigenti regionali di punta del movimento di Luigi de Magistris, la toponomastica dà un senso di accerchiamento alla destra: dopo viale Giacomo Matteotti, in memoria del parlamentare socialista ucciso dai fascisti, il Comune – pochi giorni prima della Festa dei giovani di FdI – aveva intitolato un’altra strada a Giuseppe Valarioti, il dirigente comunista ucciso dalla ndrangheta nel 1980.