«Rimango sconcertato per le dichiarazioni che l'onorevole Pino Galati ha fatto in merito alla fusione con Lamezia Terme di tutti i comuni dell'area del lametino. Nella proposta si denota una conoscenza assai approssimativa del tema». È quanto dichiara in una nota Gianmarco Cimino (segretario GD Tirreno Reventino).

«Il sottoscritto – continua - qualche tempo fa, molto più realisticamente e con i piedi per terra, ha invece proposto la fusione dei comuni di Gizzeria, Falerna, Nocera Terinese, San Mango d’Aquino e Martirano Lombardo, allo scopo di aprire una discussione vera sul progetto, e verificarne la fattibilità in funzione dello sviluppo del territorio. Il dibattito aperto in queste settimane è affrontato con estrema superficialità e con scarsa conoscenza dello strumento normativo della fusione, infatti lo studio di aggregazione dei comuni indirizza i “piccoli municipi” a fondersi per un duplice motivo: da un lato per migliorare la qualità dei servizi essenziali per la collettività, che devono aumentare e, dall’altro lato per diminuire notevolmente le spese delle amministrazioni pubbliche».

 

La frammentazione dei comuni nella nostra regione – si legge ancora - ci aiuta a delineare un quadro più chiaro in termini di fusione, se prendiamo a riferimento alcuni dati notiamo come il 3.91 % dei Calabresi vive in nano comuni che occupano il 14,4% del territorio. Questo dato denota una bassissima presenza antropica che di conseguenza porta, in molte aree della regione, ad un numero elevato di criticità, dovute all’impossibilità da parte delle amministrazioni pubbliche di pianificare interventi pubblici in favore dei comuni stessi.

«Pensare a una nuova Governance dei territori»

Ecco perché è arrivato il momento di pensare ad una nuova Governance dei territori, ma dobbiamo stare attenti a non fare “a gara” a chi ha il comune o la città più grande, su questo ci tengo a dire all’onorevole Galati che la capacità di progresso di una realtà non è data dalla dimensione, ma da una serie di fattori tra cui la capacità della classe dirigente di avere una visione chiara.

 

Premesso questo, capiamo bene come sia opportuno e più logico lavorare alla fusione dei comuni limitrofi (che presentano caratteristiche che favoriscono tale processo) e insieme a Lamezia fare da corona per un’eventuale area metropolitana. Anche perché Lamezia non ha bisogno di annettere a sé altri territori (molte volte disomogenei) in quanto, vista la situazione in cui è, rischierebbe serie difficoltà nell’organizzazione gestionale dell’ente.

«Basta con le proposte azzardate e di propaganda»

Inoltre mi sorprende di venire a conoscenza tramite stampa di una riunione dei primi cittadini convocata per lunedì 11. Senza una proposta articolata, senza uno studio di fattibilità, senza il coinvolgimento dei cittadini. La morale è semplice. Alla chiamata di un parlamentare, giunta nelle immediate vicinanze delle elezioni politiche, diversi amministratori hanno abboccato, prestandosi ad una mera ed esclusiva propaganda elettorale e cercando così di trarre qualche vantaggio o tornaconto dalla vicenda. Nessuna risposta e nessun riscontro, invece, alla chiamata di un giovane che ha presentato un progetto da discutere, molto più concreto e fattibile; un giovane che non ha alcun interesse particolare da tutelare e che si impegna in politica per il bene di una collettività che deve essere composta da cittadini consapevoli e responsabili.

 

Smettiamola con le proposte azzardate e di propaganda, cominciamo a discutere seriamente di una prospettiva futura. Ma soprattutto iniziamo a dare seguito alle parole e guardiamo di meno agli interessi individuali».