Amalia Cecilia Bruni, nata a Girifalco, è medico, specialista neurologa. Direttrice del Centro Regionale di Neurogenetica in Lamezia Terme dal 1996. Ha tre figli ed è sposata. A sostenerla nella tornata elettorale del 3 e 4 ottobre sono state sette liste: Pd, M5s, Tesoro Calabria, Partito animalista, Europa Verde, Socialisti, Calabria Libera, Bruni presidente. 

La scienziata è però stata sconfitta da Roberto Occhiuto che è il nuovo presidente della Regione Calabria con il 54,46% dei voti. Bruni si è fermata al 27,68%.

L’importante carriera medico-scientifica di Amalia Bruni

Diplomatasi al liceo classico Fiorentino di Lamezia Terme col massimo dei voti, si è laureata in medicina con 110 dall’Università degli Studi di Napoli. Sempre lì ha conseguito la specializzazione in neurologia. Dal 1982 al 1996 è stata dirigente di primo livello del servizio neurologia dell’azienda sanitaria di Lamezia Terme. C'era Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina nel 1986, accanto alla Bruni quando negli anni 80 aprì a Lamezia Smid-Sud, Studio multicentrico italiano per la demenza organizzato dal neurologo toscano Luigi Amaducci.

Dal 1996 a tutt’oggi dirige il centro regionale di neurogenerica, nato con la legge regionale 37 del 1996, un centro unico, riconosciuto a livello internazionale come presidio d'eccellenza per lo studio delle demenze degenerative. I suoi risultati più importanti hanno riguardato l’isolamento del gene maggiore della malattia di Alzheimer ereditaria ad esordio precoce (la presenilina 1) e la successiva identificazione di una nuova proteina dalle membrane neuronali chiamata “nicastrina” in onore delle famiglie calabresi che hanno rivestito un ruolo essenziale nella ricerca scientifica mondiale. A questi risultati Piero Angela ha dedicato un servizio a Superquark nel 2001. «C'è voluto tanto studio, ma spesso è stata questione di serendipity» ama dichiarare la Bruni.

Incarichi e associazionismo

Amalia Bruni ha coordinato molteplici progetti di ricerca finanziati dal CNR, Telethon, Ministero della Salute, industrie ed enti stranieri. E’ stata membro della Commissione Nazionale sulla Malattia di Alzheimer (Ministero della Salute, 2002), ed è membro di numerose società scientifiche, nazionali e internazionali. Coordina il Gruppo Operativo Interdipartimentale per le demenze istituito dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro. E’ Presidente della sezione calabrese dell’associazione italiana di psicogeriatria, nonchè Presidente del Comitato Direttivo della Sin-dem – Società italiana di neurologia, una associazione autonoma aderente alla società italiana di neurologia per le demenze. Nel 2015 il presidente della Regione Mario Oliverio la indica come membro del Comitato tecnico scientifico del Consiglio superiore di sanità, che ha tra suoi compiti quello di supportare il Ministero della Salute nelle scelte di politica sanitaria.

La politica in famiglia

Benchè non sia una politica “di professione”, Amalia Bruni la politica l’ha respirata praticamente in casa. Difatti, è sposata Tommaso Sonni, già candidato sindaco del centrosinistra a Lamezia Terme nel 2015. Quest’ultimo, espressione del movimento civico “Città reattiva”, vinse le primarie di coalizione battendo il Pd (di circa 200 voti), ma perdendo al ballottaggio con il 40,04% dei voti contro il candidato del centrodestra Paolo Mascaro, che raggiunse il 59,96%.

La Bruni è anche cognata di Aquila Villella, già consigliera comunale e provinciale di Lamezia Terme e candidata con i dem alle elezioni politiche del 2018 nel collegio uninominale del Senato di Catanzaro, dove è arrivata terza con il 17,44% (16,06% nella “sua” Lamezia) dopo il candidato di centrodestra Piero Aiello (36,84%) e la candidata del M5S (oggi transitata in Italia Viva) Silvia Vono (39,18%).

L’appoggio di Enrico Letta

Il segretario nazionale del Pd Enrico Letta è stato il primo dei leader nazionali ad investire pubblicamente Amalia Bruni con molteplici endorsement.
«Sono molto fiducioso, noi abbiamo una candidatura che è la migliore che ci possa essere per rilanciare la Calabria. Amalia Bruni, grande scienziata che opera in Calabria, che opera a Lamezia e che conosce tutto ciò che è necessario fare della Calabria una regione che riparte e che guarda al futuro su scala europea. Questo per noi è la migliore garanzia» ha dichiarato Enrico Letta all’inizio della sua trasferta calabrese il 24 luglio.

«Amalia Bruni è una pepita d’oro e noi dobbiamo esserne all’altezza (...) La nostra candidata sarà il punto di riferimento nazionale per la ripartenza della Calabria» ha aggiunto Letta.

«La storia di Amalia Bruni è una storia di eccellenza, una storia di orgoglio calabrese, è la storia della ricerca di successo (...)penso che Amalia Bruni sia il simbolo della speranza e del coraggio che la Calabria ha sempre avuto ma che ora deve diventare patrimonio collettivo» ha dichiarato, invece, l’ex ministro degli affari regionali e attuale responsabile enti locali del Pd, Francesco Boccia.

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