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Tutto fermo in Consiglio regionale. La maggioranza di centrosinistra è ancora lontana dall’accordo sul rinnovo dell’Ufficio di presidenza e non ha proceduto neppure al confronto interno che è in programma da settimane.
Nel pantano generale prova ad accelerare il presidente Nicola Irto che ha riunito l’Ufficio di presidenza, ormai scaduto, per procedere alla convocazione delle prossime sedute del Consiglio regionale. Del resto – fanno sapere dall’entourage del presidente – questo era il mandato ricevuto in occasione dell’ultima riunione della Conferenza dei capigruppo.
Ed allora, come da accordi, Irto ha proceduto alla convocazione di due sedute dell’assemblea legislativa che si svolgeranno i prossimi 8 e 9 di agosto. La prima seduta avrà all’ordine del giorno proprio il rinnovo dell’Ufficio di presidenza, mentre la seconda il dibattito sull’emergenza migranti che è stato richiesto praticamente da tutte le forze politiche.
Quasi una sorta di messa in mora al Pd e al centrosinistra che adesso dovranno affrettarsi a trovare gli accordi e a risolvere la questione legata al rinnovo o meno dell’incarico di vicepresidente a Francesco D’Agostino, dopo il suo coinvolgimento in un’inchiesta giudiziaria che lo aveva convinto ad autosospendersi. Una questione assai spinosa che si lega sia a quella di Arturo Bova alla guida della Commissione antindrangheta, che si trova in una situazione simile ma meno grave rispetto a quella di D’Agostino, e soprattutto alla vicende delle dimissioni dell’assessore Barbalace coinvolta nell’inchiesta Mandamento.
E’ chiaro che non potranno farsi troppi pesi e troppe misure, specialmente in un momento in cui le forze politiche della maggioranza sono attraversate da molte tensioni e altrettante insoddisfazioni.
Ma sul piatto ci sono anche le poltrone relative alle presidenze delle Commissioni che andranno rinnovate subito dopo la nuova elezione dell’Ufficio di presidenza e l’eterno rimpasto di giunta che continua a non vedere la luce. Un rimpasto che è ancora più urgente dopo le dimissioni dell’assessore Barbalace. A breve, quando l’incarico di Russo all’Autorità portuale di Gioia, l’esecutivo si troverebbe ad operare con due assessori in meno rispetto al plenum. Il governatore, però, continua a temporeggiare sul punto e aspetta di capire le reali intenzioni di Roma su un’altra vicenda irrisolta della legislatura e cioè il commissariamento della sanità.
Da capire se la visita di Renzi a Diamante per la presentazione del libro “Avanti” possa offrire indicazioni utili alla disorientata armata del Pd calabrese.
Riccardo Tripepi