In attesa della replica del sindaco Mario Occhiuto alla sua interrogazione a risposta scritta sui fondi per il centro storico di Cosenza, il consigliere comunale Carlo Guccione continua il suo battibecco con il vicesindaco Francesco Caruso. Negli ultimi due giorni tra i due sono volati gli stracci, ma questa volta il vicesindaco prova ad abbassare un po' i toni dello scontro nel ribattere alle esternazioni del consigliere comunale.

Il Comune rispetterà i tempi concordati con il Mibact

Caruso ribadisce «senza tema di smentite», che il Comune non sforerà i tempi stabiliti dal Mibact per la firma del Contratto istituzionale di sviluppo, a cui è legata l'erogazione di novanta milioni di euro per riqualificare la parte più antica della città. E che, anzi, rispetterà i nuovi termini (la fine di giugno) concordati col sottosegretario Anna Laura Orrico, nonostante gli accordi iniziali li avessero fissati per settembre inoltrato. Quanto a Guccione, secondo l'assessore della Giunta Occhiuto, sarebbe «in possesso di informazioni molto frammentarie suggerite da qualche detrattore».

L'ultima parola spetterà agli elettori

Certo è che il riferimento del consigliere a possibili strascichi giudiziari per Caruso a seguito dell'inchiesta sul mancato collaudo di piazza Bilotti al vicesindaco non è andato giù. Tant'è che, nel definire «inconcludente» l'operato dell'opposizione a Palazzo dei Bruzi, si congeda con un distinguo. Quello tra «chi vorrebbe arrogarsi il diritto di assegnare patenti di attendibilità e godrebbe, se per assurdo gli fosse data la possibilità di orientare l'operato della magistratura» ed i cosentini. Per Caruso sono solo i cittadini bruzi a potersi esprimere sulla credibilità dei propri rappresentanti. Toccherà a loro, quindi, fare le proprie valutazioni «sul concreto operato, sulla serietà, sulla storia personale e politica degli uomini». «Noi contiamo – conclude – di seguitare a rispondere con i fatti, rimettendoci al giudizio della cittadinanza».