Ci si è rapidamente mossi sull'asse politico Catanzaro-Reggio Calabria per tentare di blindare la proposta avanzata nei giorni scorsi dal rettore dell'università Magna Graecia, Giovanbattista De Sarro, di realizzare il centro Covid regionale nella sede amministrativa del Mater Domini a Catanzaro, vecchia sede dell'azienda universitaria prima del suo trasferimento a Germaneto. Un tentativo che ne porta con sè anche un altro: quello di neutralizzare alla radice la possibilità di ospitare la nuova struttura ospedaliera per la cura dei pazienti affetti da Covid all'interno del policlinico, così come caldeggiato dal commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli.

 

Il blitz in Consiglio regionale

E così la macchina politica si è immediatamente messa in moto tentando il blitz in Consiglio regionale prima ancora che l'argomento possa essere discusso sui competenti tavoli sanitari; mercoledì 6 maggio il commissario ad acta Saverio Cotticelli ha infatti convocato tutti gli attori interessati al terzo piano della Cittadella per discutere della realizzazione del centro Covid regionale. La politica ha però tentato di giocare d'anticipo proponendo nella seduta odierna del Consiglio regionale una mozione da inserire all'ordine del giorno riguardante proprio lo scottante tema che da giorni agita il dibattito nel capoluogo di regione. 

 

La mozione

I firmatari sono il presidente del Consiglio, Domenico Tallini, e Nicola Paris che nella mozione mettono nero su bianco la necessità di istituire il centro Covid ma nell'ex sede del policlinico. Il provvedimento, secondo quanto si legge nel testo, riveste carattere "d'urgenza" e ha lo scopo di impegnare il presidente della Regione Calabria e la giunta "a definire e concordare con il commissario straordinario alla sanità di identificare con urgenza la struttura dell'ex policlinico universitario di Catanzaro (ex villa Bianca) quale sede di un centro di eccellenza per il contrasto alle malattie infettive ed alle epidemie" e di predisporre "con urgenza tutti gli atti conseguenti con la nomina e l'insediamento di una commissione tecnica che possa definire il finanziamento occorrente e avviare i lavori necessari nel più breve tempo possibile".

 

Rinvio della discussione

La mozione, tuttavia, non è stata inserita all'ordine del giorno. Il consigliere regionale, Domenico Bevacqua, infatti, ad inizio seduta ha infatti preteso, come da statuto, che per l’inserimento di nuove mozioni si procedesse al voto con il placet dei due terzi dell’aula. Nella notte così la discussione sull'argomento è stata rinviata al prossimo Consiglio regionale benché la materia difficilmente potrà essere istituzionalizzata in un'assemblea esautorata per legge alla disamina e all'approvazione di argomenti sanitari di unica competenza del commissario ad acta nominato e insediato dal Governo in Calabria.

 

*Ha collaborato Riccardo Tripepi