VIDEO | L'ex parlamentare dem nella sua Serra San Bruno con Rosato e Magorno si toglie ancora qualche sassolino: «Irto ha valore ma la sua elezione è calata dall'alto»
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«Non sono interessato a candidature, rivendico la possibilità di fare politica». Non usa giri di parole Bruno Censore, rivolto al numeroso pubblico che - nella sede del Parco delle Serre – è arrivato per confrontarsi sulle opportunità offerte dal Pnrr con il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, ma soprattutto per assistere alla prima uscita pubblica dell’ex parlamentare del Pd, fresco di passaggio nel partito di Renzi.
«Alcuni recenti fatti a livello nazionale – commenta Censore – stanno a dimostrare che c’è un cambiamento nella politica che spinge i partiti verso nuovi orizzonti. Io voglio contribuire ad irrobustire il radicamento di un partito che crede fortissimamente nella autonomia dei territori».
Censore, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha riconosciuto che «Irto è un uomo di valore che, pur nel contesto di una candidatura calata dall’alto, spero possa vincere la sua sfida per il cambiamento del mio ex partito che ha dimostrato per lungo di tempo di aver perso la bussola della democrazia».
Digerita la defezione della senatrice Silvia Vono, Italia Viva incassa dunque una adesione importante che, secondo il leader calabrese Ernesto Magorno, «denota anche una forte capacità espansiva di un partito che è al centro, per fare in modo che gli attuali schieramenti diano segnali politici diversi». Un desiderio di sparigliare che il sindaco di Diamante lascia intravedere anche quando commenta la posizione del partito rispetto alla giunta regionale guidata dal forzista Occhiuto. «Lo sosteniamo – conclude Magorno – anche perché notiamo che sta lanciando indirizzi nuovi e convincenti».