Mimmo Tallini resta attaccato a Forza Italia, ma tutti sanno come la sua posizione tra i “berlusconiani di Calabria” sia ormai appesa a un filo. Vive infatti da separato in casa, tenuto ai margini di qualsiasi scelta importante. E non da oggi. Ma l’orgoglio non gli manca, così come la sagacia politica. E con l’occasione dell’approssimarsi delle Amministrative del capoluogo - appuntamento in cui è sempre stato grande protagonista, diciamo negli ultimi 40 anni circa - vuol ribadire di essere ancora a capo della segreteria provinciale di Fi e, in tale veste, di non aderire ad alcuna proposta di Grande Centro (dove peraltro, sia ben chiaro, sono in parecchi che storcerebbero la bocca nel vederlo arrivare, forse fino al punto di sbarrargli la strada). Un problema che però, a leggere la garbata precisazione da lui inviataci stamani, non dovrebbe riguardarlo, essendosi dichiarato ancora a fianco delle altre articolazioni locali forziste.

Questo, riportato integralmente, il laconico ma netto comunicato stampa a firma dell’attuale maggiorente catanzarese di Fi che ci rende ufficialmente noto quanto intenda fare nel prossimo futuro. «Leggo sulla vostra rispettabile testata giornalistica online – scrive – di una mia ipotetica adesione a un progetto politico di Centro in occasione delle imminenti elezioni amministrative per il Comune di Catanzaro. A tal proposito, preciso che nella qualità di coordinatore provinciale di Forza Italia condividerò la posizione politica del mio partito insieme al coordinatore regionale e a quello cittadino nonché ai partiti alleati del centrodestra».

Bene, nulla da aggiungere, allora? Sul piano formale no. Perché sarebbe doverosa una semplice presa d’atto del Tallini-pensiero. Se non fosse, però, che sul piano sostanziale dobbiamo invece obiettare che i matrimoni banalmente si fanno in due e nella circostanza soprattutto il neogovernatore Roberto Occhiuto (non certo un “passante” in Fi) avrebbe in animo di cacciarlo anche e soprattutto per favorire l’ingresso nelle file azzurre di Marco Polimeni e del mentore di quest’ultimo Piero Aiello (peraltro imparentato con i fratelli Gentile, tornati ottimi amici della famiglia Occhiuto).

In attesa, per giunta, di capire cosa farà Baldo Esposito, di recente apparso un po’ meno vicino ai citati riconosciuti azionisti di maggioranza, insieme a lui, del gruppo Catanzaro da Vivere. Al di là di ogni valutazione, però, di certo c’è che Polimeni e Aiello al pari di Esposito si sentirebbero assai meglio nello stare non solo in Fi, ma anche in una coalizione, Tallini-free.