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Riportiamo l’intervista di Gabriele Rubino – Il Quotidiano del Sud al presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni.
Cosa e per chi cambia in città con questo regolamento?
L’Amministrazione comunale si dota di un apposito regolamento che possa normare tutti gli aspetti afferenti la cartellonistica pubblicitaria di ogni taglia, segmento in cui finora si è purtroppo lasciato spazio ad un abusivismo selvaggio che non ha tutelato né i privati né l’ente. Con l’approvazione della pratica in Consiglio comunale, che con buone probabilità avverrà per il prossimo 19 aprile, si chiuderà quella che abbiamo definito la seconda fase di un iter burocratico complesso e farraginoso, soprattutto perché l’istruzione di questo percorso abbraccia moltissimi dei settori del Comune: dalla viabilità all’urbanistica, dalle attività economiche ai servizi finanziari. Un lavoro che, se gestito coralmente e senza intoppi, dovrà portare ad una piena “normalizzazione” del settore già da gennaio del prossimo anno. La prima fase è stata inerente l’approvazione del regolamento sulla imposta di pubblicità, che è avvenuta contestualmente alle pratiche di bilancio, discusse e votate durante una recente seduta di Consiglio; la terza e ultima fase, invece, prevederà un periodo transitorio, in cui le aziende che operano in questo campo potranno interloquire con l’amministrazione sanando la loro posizione, accreditandosi così alla fase del bando di gara, che sarà figlia delle nuove regole.
Tutti gli impianti di cartellonistica che risultano oggi in contrasto al codice della strada verranno in ogni caso rimossi.
La stima degli incassi?
Mi corre l’obbligo di fare una premessa: gli enti locali versano in condizioni economiche sempre più precarie, subendo annualmente minori trasferimenti dal governo centrale. Le sfide che riguardano il futuro della pubblica amministrazione si incentreranno sulla capacità di attrarre nuove entrate e di efficientare i costi lasciando immutato il livello di servizi. In questa logica, animati dall’esigenza di continuare a mantenere sane le casse del nostro comune e delle nostre società partecipate (fatto per niente usuale soprattutto per le città del meridione), abbiamo ritenuto - insieme con il Sindaco - di dare una accelerata ad iniziative come l’ imposta di soggiorno, di recente istituzione, e la suddetta imposta sulla pubblicità. Si stima che questa voce potrà apportare al bilancio dell’ente un gettito che sicuramente andrà tra i 500 e gli 800mila euro, cifra che ci consentirà di dare maggior respiro alle casse comunali e di tramutare queste somme in servizi al cittadino, anche in considerazione del fatto che la parte variabile del bilancio in corso lascia un minimo margine di manovra (100mila euro circa) che abbiamo inteso distribuire tra i capitoli del settore turismo e del settore cultura.
Operare in condizioni economiche così risicate cercando di governare al meglio ogni processo e di offrire una discreta quantità e qualità di servizi diventa sempre più complesso.
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Più regole non sempre piacciono a tutti, probabilmente non a chi approfittava dell'assenza di disciplina?
Troppo spesso c’è stata la volontà di girarsi dall’altra parte, troppo spesso una porzione della nostra classe politica lo ha fatto consapevolmente oppure non avendo la forza di incidere in un procedimento complesso perché variegato e che sfiora moltissimi interessi. Anche il Sindaco Sergio Abramo in passato ha più volte sollecitato il Consiglio a prendere posizioni nette sul tema. Durante i prossimi mesi lavoreremo per rimuovere le ultime incrostazioni rimaste e agiremo, come sempre, anteponendo la legalità e la trasparenza ad ogni nostra azione politico – amministrativa. L’impegno successivo di questa presidenza riguarderà sia il regolamento sui pubblici appalti, anche e soprattutto rivolgendo la nostra attenzione ai rapporti con le ditte che forniscono lavori e servizi all’amministrazione; ma anche una nuova regolamentazione sui venditori ambulanti, al fine di scongiurare anche in quel caso un abusivismo imperante e andando incontro a norme sanitarie più rigide, nel pieno rispetto della salute degli utenti.
Ha cercato la massima condivisione possibile sulle pratiche (anche quando tecnicamente non c'era l'obbligo, come sulle strisce blu). Farà lo stesso con questo regolamento?
In qualità di Presidente dell’assise comunale cerco sempre di essere animato da principi di condivisione e partecipazione democratica ai vari iter che riguardano le pratiche: tanto nei confronti della maggioranza, quanto nei confronti delle opposizioni.
Anche in questo caso abbiamo deciso di offrire un’ampia pubblicità della pratica e consentire la maggior partecipazione possibile: nella giornata di ieri la bozza del “Piano generale degli impianti pubblicitari” è stata discussa nelle commissioni “Urbanistica”, “Affari generali – Bilancio” e “Attività economiche”, in quella sede abbiamo raccolto le istanze dei consiglieri convenuti, con la piena disponibilità a recepirle e tramutarle, laddove in conformità con i pareri tecnici, in specifici emendamenti.