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E' in corso a Catanzaro, la conferenza stampa di presentazione della nuova giunta regionale. Il governatore Mario Oliverio ha iniziato facendo il bilancio di questa prima fase della legislatura. Le prime parole sono state di ringraziamento per gli assessori dimissionari. "Ringraziamo gli assessori uscenti Guccione, Ciconte e De Gaetano e l'ex presidente del Consiglio Scalzo che hanno fatto un passo indietro per permetterci di ripartire - ha dichiarato Oliverio - Non sono stati sei mesi di stasi, abbiamo affrontato problemi importanti. Questa non è l'inizio della legislatura. Abbiamo trovato una situazione grave che stiamo affrontando, parlo della programmazione per attrarre fondi Ue e della programmazione 2014-2020. Entro fine luglio presenteremo il programma alla commissione".
"Abbiamo avviato il lavoro sul bilancio che oggi è in condizione disastrosa - ha continuato Oliverio - tutte le società in house presentano buchi enormi. In molte di queste sono in atto anche indagini giudiziarie. A breve realizzeremo la riforma di questi enti. Stiamo facendo di tutto perchè non si perdano risorse per le infrastrutture.Un esempio sono "Garanzia giovani" e il "Fuoc". Abbiamo, inoltre, avviato l'impostazione del nuovo piano per i rifiuti senza farci trascinare dalle emergenze".
"Si apre oggi una nuova fase, il nuovo governo è espressione delle migliori università calabresi - ha spiegato Oliverio - A chi parla di colonizzazione dico che la nuova giunta è la risultante di un rinnovamento epocale".
"Un rinnovamento agevolato dall' atteggiamento positivo dei consiglieri. Non ho visto nessuno opporsi a questa impostazione. Tutto cio serve ad affermare una netta discontinuità con il passato su questo progetto che io non posso mollare. Non torneremo nelle vecchie pratiche, nella ricerca degli accordi di basso profilo. Sono qui per una sola legislatura per tirare fuori la Calabria da questa condizione disastrosa. Dobbiamo aprire una stagione nuova. Per questa ragione abbiamo scelto questa squadra, una squadra che non ci è stata imposta da soggetti esterni.
Su Rimborsopoli il governatore ha dichiarato: "Quelle di rimborsopoli sono vicende gravi ma riguardano la passata legislatura. Le posizioni dei nostri consiglieri saranno chiarite ma quello che è emerso è un dato grave. Se ci sono responsabilità devono essere colpite. Le istituzioni devono essere case di vetro. Devono essere cancellati i finanziamenti ai gruppi. Mai piu denaro. Al massimo si forniranno servizi. Per questo approveremo una legge regionale. Quindi la scelta di questo nuovo governo è riconducibile alla mia autonoma responsabilità. Una scelta necessaria per aprire un nuovo corso nella vita della Calabria".
"Alcuni che hanno responsabilità nello sfacelo di questa regione hanno provato a mettere i bastoni fra le ruote con il referendum. Ringrazio coloro i quali hanno capito e hanno evitato di farci perdere altri tre mesi. L'approvazione dello statuto ci permette di mettere in campo questo progetto. Il ruolo del Consiglio non si sminuisce con questa giunta di esterni. La mia storia è l'esaltazione della politica, ma la fase che vive la Calabria mi ha portato a questa scelta. Il ruolo del Consiglio sarà centrale perche gli eletti dovranno esercitare la loro azione legislativa di programmazione e di controllo. Non ci saranno poteri extra istituzionali a gestire il potere come invece e successo in passato".
"Questa è una scelta che esalta l'autonomia della Calabria - ha continuato il presidente Oliverio - Con i poteri centrali c'è un rapporto profondo e ringrazio Renzi e Guerini per il sostegno, Lotti, Magorno e Marco Minniti. Ma tutto questo non esclude la dimensione autonoma della scelta che io ho fatto. Non ora ma durante le primarie e le elezioni. Nella mia storia c'è l'autonomia regionale. Ringrazio tutti ma mi hanno votato i calabresi".
Oliverio presenta la giunta e ribadisce che la delega alla agricoltura rimane alla presidenza. Cultura Beni culturali e Turismo saranno affidate a strutture che possano avvalersi delle competenze migliori che la Calabria esprime nel mondo. "Daremo vita a due strutture che siano innovative rispetto alla gestione tradizionale dei temi - ha spiegato Oliverio - Saranno, inoltre costituite delle unità di missione per affrontare le emergenze come quella idrica o del dissesto idrogeologico".
"Bisogna rompere anche il cancello della burocrazia regionale che deve mettersi al passo. La Regione è una palude e c'è bisogno di un passo nuovo, la burocrazia deve essere protagonista di questo cambiamento. Nella prima giunta approveremo un piano anti corruzione e avvieremo anche la necessaria rotazione della dirigenza. Questa è una giunta di legislatura ma come tutti i governi si verifica sul campo".
Il governatore si è poi soffermato sui distinguo del gruppo Oliverio presidente. "Sia il capogruppo che gli altri due consiglieri non sono contrari alla nuova giunta - ha evidenziato Il governatore - Le idee di orlandino greco non mi pare annuncino contrapposizioni o future opposizionim critiche ci sono ma le ragioni di questa scelta sono ormai chiare. Ne parleremo anche in consiglio regionale".
Per quanto riguarda le rinunce alla giunta, Oliverio ha dichiarato: "In questo progetto va messo in conto qualche rinuncia ma non c'è nulla di strano. Ho chiesto la disponibilità a un mondo vario, a tanta gente che ora non si trova in giunta ma ora abbiamo fatto una sintesi senza tenere conto di correnti e capobastione, in questa ricerca abbiamo avuto tante disponobilita e quelli che hanno accettato con riserve personali e non con riserve verso il metodo che ho messo in campo. Nessuno ha osservato o espresso riserve rispetto alla prospettiva del progetto".
La giunta è così composta:
Antonella Rizzo, assessore regionale all'Ambiente
Francesco Rossi, assessore alla Pianificazione Territoriale
Federica Roccisano, assessore al Lavoro e Welfare
Roberto Musmanno, assessore regionale alle infrastrutture
Francesco Russo, assessore con la delega Gioia Tauro, Logistica e Sistema Portuale Regionale
Antonio Viscomi, assessore con delega al Bilancio e programmazione
Carmela Barbalace, assessore all’Economia