Il primo Consiglio comunale di Catanzaro del Fiorita-ter, non ha tradito le attese sul piano della dialettica politica. Il passaggio dell'area Talerico nelle file dell'opposizione e quella del gruppo di Azione nella maggioranza ha per altro ribaltato la geografia visiva dell'Aula, lasciando contrapposti protagonisti ma zone invertite. La seduta è durata oltre quattro ore: dopo la presentazione della nuova giunta da parte del sindaco, per il quale si è scongiurata la paralisi di un commissariamento e seguito una fitta serie di interventi.

C'eravamo tanti amati

Il forzista Talerico, di fatto nuovo leader del centrodestra cittadino, ha accusato il sindaco di accentrare ogni potere esautorando Consiglio e soprattutto l'aggiunta, critica confermata anche da Assisi, assieme a Manuela Costanzo, o new entry del partito azzurro. Sotto le accuse della minoranza, il sostegno al centro sinistra di Donato, per due anni ha agito da censore con Parisi e Veraldi per ogni mossa dell'esecutivo. Il docente di diritto ha confermato il sostegno vigile al sindaco, cui azione non ha chiesto postazioni assessorili, ma la condivisione di un progetto per la città.

Azione e contraddizione

Un passaggio contestato da alcuni consiglieri, Specie Costa, che ha duramente stigmatizzato la presenza ingiunta di elementi strettamente legati a suo dire, con il fallimento di Parco Romani. Riccio della Lega ha attaccato ancora una volta il sindaco, mentre stavolta il tema delle dimissioni l'ha affrontato in modo diretto il forzista Sergio Costanzo, che ha firmato per primo il documento delle dimissioni, mentre Polimeni sul piano politico ha spiegato la contraddizione di azione che al comune sostiene il centro sinistra, alla regione sta col Centrodestra e dal livello nazionale è chiuso i rapporti con la segreteria del PD. È seguita la difesa della maggioranza, testata su 17 consiglieri contro 14, a sostegno dei nuovi assessori verso i quali ha detto Capellupo si è fatto terrorismo psicologico.