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Già nella prossima settimana sarà convocata la conferenza dei capigruppo per fissare una data utile ad esaminare il regolamento per l'impiantistica pubblicitaria, provvedimento che è stato all'origine, nel corso del precedente Consiglio comunale, di un acceso scontro politico tra le diverse anime della maggioranza di centrodestra a Catanzaro. Non vi sarebbero preclusioni, in linea di principio, ad adottare l'atto chiamato a rimettere ordine in una materia tra le più controverse e tra le più trascurate in città.
Il precedente
Già nel maggio del 2015 la commissione consiliare Attività Economiche di Palazzo De Nobili si era incaricata di redigere un piano finalizzato alla repressione dell'abusivismo ormai divenuto dilagante. Secondo una stima effettuata all'epoca dagli uffici competenti si contavano sul territorio comunale circa trecento cartelloni pubblicitari molti dei quali non perfettamente in regola dal momento che pur versando l'imposta pubblicitaria non corrispondevano all'ente la tassa per l'occupazione del suolo pubblico. Il danno economico prodotto per le casse del Comune era stato quantificato in circa 800mila euro all'anno. Da allora non è cambiato poi molto. Il piano è finito archiviato negli uffici comunali senza trovare applicazione mentre alla guida della città veniva riconfermato il centrodestra a trazione Abramo.
Scontro politico
La questione è però tornata di recente d'attualità salvo arenarsi sugli scogli di uno scontro politico che ha finito per far nuovamente naufragare il progetto di regolamentazione dell'impiantistica pubblicitaria in città. Il conflitto si è consumato all'interno della maggioranza di centrodestra, con i consiglieri di Forza Italia e di Obiettivo Comune che si sono sfilati proprio all'ultimo miglio sabotando l'approvazione del provvedimento il cui esame è stato rimandato per ulteriori approfondimenti. "Criticità procedurali" è stata la spiegazione addotta in via ufficiale, in realtà la pratica ha rappresentato lo spunto per una resa dei conti tutt'interna alla maggioranza in cui ad avere la peggio è stato il riordino di una materia delicata e attesa da anni in città. All'origine del dissidio la mancata firma apposta dall'assessore all'Urbanistica in quota a Forza Italia sulla pratica, Modestina Migliaccio, letta dal gruppo azzurro come una forzatura e come un tentativo di scavalcare l'addetta al ramo da parte del presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, espressione del movimento politico ispirato a Pietro Aiello.
Rinvio breve
"La rassicurazione che ci sentiamo di fare è che Forza Italia si farà carico di far approdare la pratica sugli impianti pubblicitari in Consiglio comunale al fine di mettere ordine ad una materia che attende da anni una soluzione". Così ha dichiarato in una nota il gruppo di Forza Italia assicurando la disponibilità a votare il provvedimento in tempi brevi. La prossima settimana si terrà la riunione dei capigruppo per fissare una data utile in cui convocare il Consiglio comunale che dovrà contenere tra i punti all'ordine del giorno anche l'approvazione del regolamento degli impianti pubblicitari.
Luana Costa