VIDEO | Sedici voti a favore (sui venti presenti in Consiglio) per il documento urbanistico dopo lo scontro dei giorni scorsi. L’assemblea si schiera accanto ai lavoratori di Abramo Customer Care
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Tre ore esatte, dalle 14.16 alle 17.16. Tanto è durato il consiglio comunale di Catanzaro che in pieno periodo di fine anno porta a casa un risultato pre niente secondario: l'approvazione del preliminare di Psc, il Piano Strutturale che il capoluogo di regione attende da circa vent'anni.
Le presenze
Dopo le schermaglie di ieri sullo slittamento alla seconda convocazione odierna, tra gli scranni di Palazzo De Nobili (Sala concerti) si sono ritrovati in 26, 16 elementi della maggioranza (Talerico, Costanzo E., Capellupo, Buccolieri, Palaia, Barbieri, Sergi, Scarpino, Serò, Serraino, Assisi, Carpino, Celia, Caviano, Lostumbo, Mancuso ritardatario) e 10 dell'opposizione (Verrengia, Parisi, Donato, Veraldi, Polimeni, Laudadio, Concolino, Levato e Lobello, raggiunti più tardi da Costa). A coordinare i lavori il presidente dell'assise Gian Michele Bosco; per la giunta il sindaco Nicola Fiorita, la vice Giusy Iemma, gli assessori Scalise, Pino e Borelli, con la segretaria Sica a fare le chiamate di presenza e di voto.
Tiene banco la questione Psc
Giusy Iemma, nella qualità di assessore all'Urbanistica, ha illustrato a braccio la relazione sui contenuti del Piano strutturale specificando come sia un punto di partenza su cui costruire la concertazione con l'intero consiglio e le forze sociali.
«Sarebbe stato più facile rifarlo ex novo - ha detto - ma il Psc è documento non di chi vince le elezioni ma dell'intera città, per cui abbiamo ripreso le linee già tracciate dalla precedente amministrazione». È seguito quindi il dibattito durante il quale alcuni elementi della minoranza hanno annunciato di non votare la pratica: è stato il caso di Marco Polimeni (per conto anche di Levato, Sergio Costanzo e Concolino) e di Gianni Costa che ha rispolverato le questioni di Parco Romani, degli spazi mercatali e della Notte Piccante. Donato ha invece lamentato la superficialità del documento fondato su rilevazioni ante Covid e precedenti alla crisi bellica. A loro hanno fatto da contraltare gli interventi soddisfatti di Gregorio Buccolieri e Vincenzo Capellupo: il primo per i contenuti del progetto "Città dei 15 minuti" e il secondo per il risultato ottenuto in 17 mesi dopo anni di incapacità del centrodestra. Antonello Talerico (riconoscendo meriti alla precedente amministrazione) e Fabio Celia (che imputa a Polimeni nervosismo da fine lottizzazioni) anche loro hanno tessuto le lodi del documento, all'avvio di un iter che lo porterà almeno altre due volte in consiglio dopo i contributi elaborativi. Annachiara Verrengia - espressamente lodata dal sindaco per il suo leale contributo di parte avversaria - ha lamentato scarsa attenzione per le periferie, mentre Parisi ha chiesto di portare per la prossima seduta la bandiera dell'Italia.
L’intervento di Fiorita
Prendendo la parola prima del voto finale il sindaco Nicola Fiorita ha espresso la sua soddisfazione personale e della città per il frutto del lavoro di tanti confluito nella tenacia della sua vice Iemma. «È un passaggio - ha detto il primo cittadino - che segna una nuova visione di città rispetto al passato, in una fase in cui Provincia, Regione e Governo centrale sono di segno politico differente dal nostro». Fiorita ha poi stigmatizzato il comportamento di alcuni elementi dell'opposizione che hanno lasciato la sala dopo aver parlato, ricordando a Polimeni che Cambiavento aveva consigliato di non votare il Psc in quanto l'amministrazione Abramo era agli sgoccioli. A Donato il sindaco ha criticato invece di considerare il Psc come documento definitivo anziché quale punto di partenza.
Il voto
Al momento del voto 20 i consiglieri presenti, con 16 di maggioranza che come ampiamente previsto hanno consentito l'approvazione dell'importante pratica. Contrari Donato, Veraldi e Parisi mentre Verrengia si è astenuta.
Il sostegno ai lavoratori di Abramo Customer Care
Anche l'altro punto all'ordine del giorno ha ricevuto piena approvazione. Dopo l'intervento dei sindacalisti che hanno parlato alla presenza di alcuni lavoratori del call center, il consiglio ha affrontato la vicenda Abramo Customer Care, in cui un centinaio di lavoratori catanzaresi rischia il posto dopo la venuta meno della commessa Tim. Di recente è arrivata la proroga di tre mesi, un contentino che servirà a serrare le fila istituzionali per arrivare a risultati migliori. All'unanimità dei presenti il consiglio ha approvato la risoluzione che impegna sindaco e giunta al rinnovo della commessa per i lavoratori della sede di Settingiano, cintura urbana del capoluogo.
Fiorita è andato oltre e ha voluto aggiungere: «Tanti banchi sono vuoti per altre vicende politiche che non riguardano voi: vi assicuro che tutto il consiglio vi sarà sempre vicino in questa battaglia che non si deve perdere alcun posto di lavoro».