È bagarre al comune di Catanzaro attorno alla mancata approvazione del Piano casa. Il documento, che prevede limitazioni alla possibilità di trasformare capannoni in abitazioni civili, doveva essere approvata dal Consiglio comunale entro domani, 1 marzo, ma nonostante la conferenza dei capigruppo avesse fissato le date per la discussione e approvazione della pratica il 27 febbraio in prima e l’1 marzo in seconda, l’ufficio di presidenza non ha provveduto a convocare il Consiglio.

 

La mancata approvazione delle limitazioni al Piano casa darebbe, infatti, la possibilità a tutti gli imprenditori in possesso di capannoni in città di trasformarli in abitazioni civili ottenendo, al contempo, un incremento della volumetria del 30% rispetto all’edificio accatastato. La pratica era già stata discussa nella commissione consiliare urbanistica, la quale aveva provveduto a derogare le aree di Giovino e quella di Germaneto ritenute zone da preservare da possibili abusi edilizi: la prima munita di porto e a forte vocazione turistica e la seconda in forte espansione individuata quale area direzionale grazie alla recente costruzione della cittadella regionale.

 

A Palazzo De Nobili, intanto, è bagarre con numerosi consiglieri di opposizione, e non solo, ad accusare l’amministrazione comunale di fare melina attorno ad un provvedimento che potrebbe aprire le porte alla costruzione di palazzine nei pressi del Porto e nell’area direzionale di Germaneto. Questa la ragione per cui si sta tentando un’azione di forza: alcuni componenti dell’aula rossa si recheranno questo pomeriggio dal prefetto, Luisa Latella, per ottenere la convocazione del Consiglio comunale entro domani tentando in extremis l’approvazione della pratica urbanistica.

 

Luana Costa