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Si è svolta oggi la riunione del consiglio provinciale di Catanzaro in cui gli amministratori sono stati chiamati al riconoscimento di legittimità di 32 interventi di somma urgenza per un ammontare di circa un milione e 200 mila euro. La seduta si è aperta con l’informativa del presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, sullo stato delle finanze e dell’amministrazione dopo la “bocciatura” della riforma costituzionale.
Ma prima ancora con i dovuti ringraziamenti agli amministratori, ai tecnici, ai dirigenti – e anche al prefetto di Catanzaro Luisa Latella che “ha fatto sentire la vicinanza del governo facendosi carico delle problematiche aperte anche convocando fondamentali tavoli tecnici” - che si sono impegnati nell’affrontare l’emergenza determinata dall’alluvione che ha creato danni e criticità a buona parte del sistema viario provinciale. “Potevamo scegliere: o chiudere le strade o determinarci di agire in somma urgenza per scongiurare l’isolamento di molti comuni e garantire la sicurezza di centinaia di migliaia di cittadini – ha spiegato il presidente Bruno nell’aprire i lavori del consesso -. Abbiamo scelto questa seconda strada nonostante le notevoli difficoltà economiche”.
Il consiglio provinciale, quindi, ha approvato all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno, ben 44: oltre ai 32 riconoscimenti di cui legittimità dell’affidamento ad altrettante ditte di lavori in somma urgenza, anche sette prese d’atto di sentenze passate in giudicato. In particolare, il piano relativo ai primi interventi straordinari di messa in sicurezza della viabilità provinciale potrà essere finanziato con fondi derivanti dal riconoscimento dello stato di calamità naturale, richiesta con delibera del presidente n. 23 del 25 gennaio.
Tra gli interventi più importanti già realizzati la riapertura dopo otto giorni di lavori della strada provinciale 25 che collega Catanzaro con i comuni della Presila (che nella precedente alluvione rimase chiusa per sei mesi) e la realizzazione di una pista sulla strada provinciale 34/2 che collega Gimigliano a Catanzaro, riaperta al traffico dopo soli dieci giorni, scongiurando un drammatico isolamento, vista la difficile situazione del territorio su cui insiste un pericoloso sistema franoso.
l.c.