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Una seduta di consiglio comunale flash quella convocata d’urgenza alle 21 di ieri sera a Catanzaro per cercare di mettere una toppa agli evidenti ritardi che la macchina amministrativa aveva accumulato e che avrebbero potuto aprire ad una cementificazione selvaggia nell’area di Giovino e a Germaneto. Ieri sera a mezzanotte, infatti, sarebbero scaduti i termini per approvare le modifiche alle norme introdotte dal consiglio regionale con il Piano casa con cui l’amministrazione avrebbe imposto dei vincoli di salvaguardia sulle due zone.
Il provvedimento urbanistico è arrivato in aula intorno alle 21.15 ed è stato approvato dopo circa un quarto d’ora con 21 voti favorevoli e un astenuto, il presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone. Una seduta, insomma, senza tanti fronzoli e che non ha registrato interventi da parte dei consiglieri salvo la relazione introduttiva esposta dal sindaco, Sergio Abramo. Gli inquilini dell’aula rossa avevano, infatti, preventivamente concordato di astenersi dalla discussione per evitare di dilatare i tempi utili all’approvazione del provvedimento.
Ma un piccolo giallo si è consumato nella stanza del primo cittadino qualche minuto prima di portare la proposta in aula. Il gruppo di Forza Italia, che in seguito non ha partecipato ai lavori, ha avuto una ristrettissima riunione durante la quale pare si fosse ventilata l’idea di redigere un emendamento da apporre al testo della deliberazione con cui, utilizzando lo strumento dell’housing sociale, si dava la possibilità di costruire edifici ad uso civile destinati a categorie disagiate nelle aree di Giovino e Germaneto. Ma l’operazione non è andata a buon fine poiché Fi non ha trovato sponda in altri consiglieri per raggiungere la quota di 17 voti favorevoli utili all’approvazione del testo.
Luana Costa