«Il bel ricordo di aver fatto il sindaco per 18 anni rimarrà. Volevo ringraziare veramente la città». Così si commiata dalla città di Catanzaro, Sergio Abramo, quattro mandati, quasi un ventennio alla guida di Palazzo De Nobili e adesso nell'ultimo scorcio di legislatura un pizzico di commozione e anche qualche rimpianto: «Avrei voluto chiudere la gara del porto perché l'autorizzazione avrei potuto averla prima se non ci fosse stato questo fermo - spiega il primo cittadino - perché le commissioni non si riunivano. La richiesta è stata fatta due anni fa, tempi troppo lunghi. Avrei voluto fare la gara per il depuratore, tante cose che comunque spero farà la prossima amministrazione».

Ma anche tante soddisfazioni. In mattinata il sindaco ha convocato una conferenza stampa per tirare le fila degli interventi realizzati negli ultimi anni. Nel corso dell'incontro con la stampa è stato proiettato un video di riepilogo delle opere realizzare in città: «Certamente gli ultimi 5 anni sono stati turbolenti da tutti i punti di vista considerando che c'è stata anche la pandemia - ha concesso -. Abbiamo perso due anni».

Ma il primo cittadino rivendica anche la progettazione ancora in cantiere, i conti del Comune in ordine, un sistema di raccolta differenziata che ha consentito di raggiungere alte percentuali in Calabria e tante risorse già programmate: «Se posso dare un consiglio a chi verrà dopo è di fare una buona squadra e di coinvolgere soprattutto la classe dirigente».

Forse questo il rammarico più grande: «Avrei voluto una classe politica un po' più lungimirante su alcune tematiche importanti perché non ci serve sollecitare la singola pratica ma ci serve fare programmazione vera». E per il futuro il sindaco dichiara di non avere ancora progetti in programma: «Ciò che conta è il futuro della città di Catanzaro non quello di Sergio Abramo».