«Duole constatare come ogni avviso di garanzia sia trasformato in sentenza mediatica di condanna inappellabile e strumento di lotta politica, in spregio ad ogni logica ed ai più elementari principi di civiltà giuridica». Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura e al Welfare, Gianluca Gallo, commentando le dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione da alcuni parlamentari del M5S in relazione all’avviso di chiusura di indagini preliminari notificato – tra gli indagati – all’assessore regionale Domenica Catalfamo, per fatti legati all’incarico di dirigente ricoperto in passato in seno alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

 

«L’accostamento tra gli addebiti mossi all’assessore e la criminalità organizzata – afferma l’Assessore Gallo – non trova riscontro negli atti giudiziari, ma viene evocato dal M5s per ingenerare confusione e imbastire una evidente strumentalizzazione politica, secondo uno schema ormai noto quanto detestabile. È un modus operandi per nulla condivisibile: per come Costituzione e Codici impongono, è opportuno e doveroso lasciare alla magistratura, nel cui operato confermo stima e fiducia, il compito di accertare ogni eventuale responsabilità di natura penale».