Oggi a Cassano potrebbe avvenire la scelta sul management a scadenza delle Terme Sibarite Spa, una delle famigerate partecipate regionali; anzi, la partecipata al 100% della Regione Calabria (che è socio unico) che ininterrottamente dal 2014 fa registrare un bilancio in attivo

Una realtà pubblica importante, forse l’unica in questa regione che chiude i conti con il segno più. Eppure secondo alcune indiscrezioni che circolano da tempo oggi a Cassano Jonio potrebbe consumarsi uno dei primi regolamenti dei conti politico-elettorali ascrivibili alla giunta regionale guidata da Jole Santelli a colui  che ormai sembra presentarsi come l’onnipotente assessore all’agricoltura, il cassanese Gianluca Gallo, che ai suoi non nasconde di poter condizionare su più dossier la stessa presidente. 

Cambiare la gestione manageriale, infatti, potrebbe essere solo una scelta di tipo politico elettorale piuttosto che di merito. Un fatto grave se si pensa che dei 200 stabilimenti termali dislocati sul territorio nazionale – e ad esprimersi così nei giorni scorsi è stato il presidente nazionale di Federterme Massimo Caputi – sono soltanto due quelli che non perdono soldi: quelle di Santa Cesarea Terme in Puglia e quelle di Cassano Jonio in Calabria.

La differenza con altre strutture termali anche più prestigiose, come Lanciano (CH) e Montecatini Terme (PT), solo per fare due esempi (che sono invece in perdita) sta – ha spiegato il numero uno di Federterme – nel team manageriale di primissimo livello che continuano a determinarne il successo. Ecco perché – ha concluso Caputi rivolgendosi alla Regione Calabra – bisogna partire dall’esperienza virtuosa delle Terme Sibarite per costruire in Calabria la via del benessere, declinazione turistica sempre più richiesta.

 

Insomma, se non vi fossero i soliti incomprensibili retroscena locali, saremmo di fronte ad un raro ed evidente esempio di buona amministrazione e di management virtuoso di una partecipata regionale di cui andare fieri e, come hanno già sostenuto in tanti, da confermare e proseguire per il futuro.

 

Anzi, in occasione dell’inaugurazione della Spa delle Terme Sibarite, battezzata Clarenzia, svoltasi con grande successo nei giorni scorsi a Cassano Jonio, a motivare l’opportunità di confermare quello che a detta di tutti rappresenta un positivo caso di successo da imitare e replicare è stata, tra gli altri, anche l’assessore regionale alla ricerca ed università Sandra Savaglio.  

 

Eredi delle terme dell’antica Sybaris, Terme Sibarite – ha detto infatti la Savaglio concludendo l’evento inaugurale del centro benessere – «rappresenta una realtà positiva sulla quale bisogna investire per il rilancio di un turismo del benessere e di qualità. Niente è dovuto, ma bisogna riconoscere l’impegno ed il merito come quelli che Domenico Lione, amministratore unico della struttura, ha senz’altro saputo dimostrare in questi anni, garantendo un investimento sul futuro. Quella del turismo del benessere è senz’altro una strada da praticare, anche per individuare e promuovere nuove figure professionali che garantiscano occupazione in una prospettiva di sviluppo eco-sostenibile».

 

Ed in perfetta linea con la Savaglio, oltre che i tanti intervenuti (unico assente l’assessore regionale, il cassanese Gallo), tra i sindaci della Sibaritide, i vertici di Confindustria e numerose e prestigiose realtà associative tra cui la Lilt di Cosenza, si è espresso anche Pietro Molinaro che ad una delle sue prime uscite pubbliche come neo presidente della commissione consiliare turismo si è complimentato con l’amministrazione Lione per la gestione virtuosa di questi anni precisando l’attenzione nei confronti della proposta di una comunicazione strategica e di marketing territoriale portata avanti dal management delle Terme Sibarite che, in linea con le ambizioni della Presidente Jole Santelli, veda sotto l’unico brand Calabria anche la rete delle terme storiche della regione. E queste – ha detto Molinaro – «rientrano a pieno titolo nel patrimonio di risorse da cui ripartire. E la Calabria – ha concluso – anche grazie ad esperienze come Terme Sibarite, non è all’anno zero».

Come finirà la partita? Prevarranno le solite rappresaglie politiche locali che di fatto hanno distrutto questa Regione oppure una innovativa e inedita linea virtuosa sulla quale affermare una nuova stagione politica e archiviare per sempre il solito malcostume calabrese? Staremo a vedere.

 

Pa. Mo.