Una decisa presa di posizione dei parlamentari calabresi, un’interrogazione al ministro dell’Interno e un Consiglio regionale con un unico punto all’ordine del giorno: la richiesta di dimissioni del vicepresidente della giunta, Nino Spirlì. È quanto chiede Pino Greco, dirigente nazionale di Mdp-Articolo Uno.
«La grave e inaudita esternazione del Signor Nino Spirlí – si legge in una nota - non ci ha meravigliato considerata la natura del personaggio e l'appartenenza politica con chi ha fatto dell'intolleranza e del razzismo la propria missione spargendo odio in tutto il Paese. Quello che non può passare è che quelle parole vengano pronunciate dal vicepresidente della Giunta regionale della Calabria ovvero da una persona che rappresenta le Istituzioni. Non c'è da indignarsi occorre invece mobilitarsi affinché emerga la Calabria vera, democratica, antifascista, antirazzista. Nino Spirlí non può e non deve più occupare quel posto».

 

Da qui la richiesta alla deputazione calabrese di agire per portare la questione dinnanzi al presidente Conte e del ministro Lamorgese. Allo stesso modo, Greco chiede ai consiglieri regionali calabresi di prendere posizione, chiedendo la convocazione di un Consiglio ad hoc.
«Nessuno deve tacere o sottovalutare - continua -. Migliaia di “zingari”, come li definisce Spirlí sono stati sterminati nei campi di concentramento nazisti. Migliaia gli omosessuali che vennero sottoposti alla sterilizzazione forzata in seguito a sentenze pronunciate dai tribunali nazisti, internati e uccisi. Tutto questo non deve mai essere dimenticato. A nessuno è consentito spargere odio soprattutto se quel qualcuno siede su uno degli scranni più alti della Regione Calabria».


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