La deputata leghista smentisce le dichiarazioni della parlamentare di Forza Italia Annarita Patriarca sul Corsera: «Non ha mai lavorato per me ma per un intergruppo parlamentare sulla medicina estetica che ho presieduto per poco»
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E’ un feuilleton di fine estate che impazza su tutte le pagine dei giornali. Ma la vicenda Boccia vs Sangiuliano va oltre il gossip e rischia di incrinare la credibilità di Palazzo Chigi. In attesa di capire quali saranno i riflessi politici è caccia aperta ad ogni più piccolo particolare su Maria Rosaria Boccia, 41 anni, da Pompei.
Oggi il Corriere della Sera ha intervistato Annarita Patriarca, 53 anni, deputata di Forza Italia che non ne ha fatto un ritratto non molto edificante. Ha detto che la ragazza era molto intraprendente e ha cercato più volte di accreditarsi con quasi tutti i parlamentari campani. Ha collaborato un anno anche con lei, ma non solo. «So che ha lavorato anche con altri colleghi, Catello Vitiello, Gimmi Cangiano, Simona Loizzo. Ma con ciascuno di loro per una volta sola, non ha mai ottenuto il bis, si chieda perché».
Raggiungiamo telefonicamente la deputata cosentina della Lega mentre si trova al Festival del Cinema di Venezia, impegnata in attività un filino più serie. Oggi alle 14 parteciperà ad un dibattito, insieme al Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, dal titolo “We Breast” organizzato dall’intergruppo parlamentare “Nuove frontiere terapeutiche nei tumori alla mammella”. Al termine dell’incontro, alle 18, sfilerà, insieme ai partecipanti alla tavola rotonda e ad alcuni pazienti, sul red carpet, indossando una t-shirt ideata dallo stilista Antonio Marras. Lo scopo è quello di sfruttare la vetrina del Festival del Cinema per sensibilizzare sulla prevenzione e la cura del tumore al seno.
«Ma guardi che io in questa vicenda non c’entro nulla», ci dice al telefono.
Eppure la collega Patriarca la tira in mezzo...
«Il fatto è che avevamo costituito un intergruppo parlamentare sulla Bellezza che si occupava principalmente di medicina estetica e benessere. Il presidente di questo intergruppo era Gimmi Cangiano. Ad un certo punto per impegni sopraggiunti Cangiano ha lasciato per un certo periodo a me la reggenza dell’intergruppo»
E la Boccia che c’entra?
«Lei faceva parte della segreteria tecnica, ma non so in quota di chi»
Ma lei l’ha mai incontrata?
«Ci siamo incrociate due o tre volte al Ministero, ma nell’abito di riunioni strettamente tecniche, legate all’attività dell’intergruppo. Non ha mai avuto rapporti diretti con me né ha mai lavorato per me. Aggiungo che come intergruppo poi non abbiamo organizzato granchè se non un convegno in Parlamento sulla bellezza nei Comuni. Poi ho lasciato la reggenza»
Che impressione le fece le volte che l’ha incontrata?
«Ma nessuna perché i contatti sono stati davvero pochi e sempre insieme ad altri colleghi. Si è discusso di questioni organizzative dell’intergruppo, ma davvero non ho avuto contatti così intensi da esprimere un giudizio. Dico anche che da donna mi avvilisce tutto questo guardare dal buco della serratura, ma non mi faccia dire nulla. Preferirei parlare delle iniziative sul tumore al seno che è un problema davvero serio».
Insomma più che con la Loizzo, la Boccia pare avesse avuto contatti con il deputato casertano di FdI, Gimmi Cangiano, Uno che, per restare al gossip, è separato con due figli (come si legge su Wikipedia) ed ha una relazione con l’ex Miss Italia Denny Mendez, dopo averne avuta una nel 2023 con Valeria Marini. Nessuna di queste, però, ha creato il terremoto politico della scappattella di Sangiuliano.