Purtroppo quello che temevamo nei mesi scorsi sta drammaticamente prendendo corpo. Sapevamo, e lo sappiamo ancora, che la situazione è ingestibile e che questo stato di cose avrebbe alimentato una disperazione che avrebbe presto potuto portare a gesti estremi. Come la tragedia della dipendente sfiorata ieri mattina ed i tanti suoi colleghi che, in balia di una situazione economico – familiare estrema, stanno avvertendo giornalmente dei malori. In questo marasma che ormai è esploso in tutta la sua forza invito il presidente, Andrea Niglia, ed i consiglieri a seguire il gesto che abbiamo compiuto nelle settimane scorse il sottoscritto e Franco Barbalace e dimettersi in massa, dando così quel famoso segnale forte che noi tutti ci eravamo imposti nei mesi passati, qualora dall’immane impegno profuso non fossero derivati risultati apprezzabili. Un segnale che dimostri rispondenza tra la parola data ed i fatti realmente compiuti. Che dimostri vicinanza ad un corpo impiegatizio che si trova oramai allo stremo. Un segnale verso tutto il territorio provinciale, che versa in uno stato di pietoso abbandono mai conosciuto dalla breve storia di questo ente ne’ da quella della provincia di Catanzaro da cui esso deriva. Ha bisogno, il territorio, di manutenzione urgente. I cittadini hanno bisogno di strade sicure, su cui non dover rischiare la vita ad ogni passo. Un segnale forte e chiaro, infine, alle istituzioni superiori, ed al governo centrale in particolare, che sta continuando a fare orecchie da mercante nei confronti di un contesto al collasso, verso il quale è necessario ed urgente un provvedimento straordinario che porti, nel breve termine, a dimostrare un segno di attenzione che dia sollievo a tante famiglie e, nel lungo termine, a rivedere una normativa sugli enti locali che sta dimostrando con palese evidenza la sua inadeguatezza ed i suoi catastrofici risvolti su un territorio, nel nostro caso quello della provincia di Vibo, che difficilmente riuscirà a riprendersi e ritornare ai livelli pre crisi. È lampante che non ha più nessun senso seguitare in questo viaggio inconcludente e che molto più saggio sarebbe dimostrare, attraverso le dimissioni, il forte disappunto verso una mancanza di considerazione che non è più tollerabile e che se ieri, per miracolo, non ha portato a conseguenze di cui doversi amaramente pentire, lo potrebbe fare da un momento all’altro».