«Evidentemente solo nella Regione più povera d'Italia poteva capitare di pagare un assessore senza deleghe, che percepisce quindi un lauto stipendio pur non partecipando ai lavori della Giunta regionale». Il capogruppo del Movimento 5 stelle a Palazzo Campanella, Davide Tavernise, chiede conto della posizione di Marcello Minenna dopo i problemi giudiziari che gli sono costati le deleghe da assessore della Cittadella.

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Una vicenda che, afferma il consigliere regionale, «ha dell'incredibile». «E non tanto – precisa – per i guai giudiziari accorsi all'assessore Minenna, per i quali all'epoca ha subito una sospensione dall'incarico, quanto per il fatto che il tecnico sulla carta è rientrato al lavoro ma tutte le sue deleghe (tra le quali programmazione comunitaria e ambiente) sono rimaste appannaggio del presidente Occhiuto».

«È proprio a lui, al presidente Occhiuto, che mi rivolgo – affonda il colpo Tavernise – per chiedere conto di questa eventualità che, a quanto si apprende, va avanti ormai dall'11 luglio scorso. Spero non si voglia attendere la conclusione dell'inchiesta per sciogliere le riserve, poiché i tempi potrebbero essere incerti e anche molto lunghi. Credo invece che il presidente della Giunta debba chiarire ogni aspetto politico di questa paradossale e inaccettabile vicenda che sicuramente è il riflesso di giochi di palazzo che poco e niente hanno a che vedere con le reali esigenze dei cittadini calabresi».

«Sono inoltre convinto – conclude l’esponente dei 5 stelle – che Occhiuto debba invece e al più presto sgravarsi da tutte le deleghe che ha tenuto per sé e quindi o nominare un nuovo assessore oppure assumersi tutte le responsabilità su Minenna, senza ulteriori tentennamenti».