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Emergono nuovi particolari sull’inchiesta che coinvolge l’ex consigliere regionale Nino De Gaetano. Da una delle informative depositate agli atti dell’inchiesta “Il Padrino”, emerge la richiesta della squadra Mobile. Già nel 2012 gli investigatori avevano chiesto il fermo di De Gaetano, rimettendosi alla Procura di Reggio per “la corretta configurazione del reato di scambio elettorale politico-mafioso”.
Nella richiesta della Mobile si legge: “(…) Si ritengono ampiamente sussistenti i requisiti per l’emissione, salvo detenzione per altra causa, di idoneo provvedimento restrittivo. (…) I gravi indizi di colpevolezza già descritti, unitamente all’attendibilità degli elementi probatori collazionati, consentono per la loro genuinità, di prevedere l’idoneità a dimostrare la responsabilità dei medesimi, e come tali, attesa la natura dei reati ipotizzati, sussistano senz’altro, a loro carico, le esigenze cautelari”.
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