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Quattro mesi dopo la costituzione del nuovo comune di Casali del Manco emerge la necessità di alimentare processi di aggregazione sociale tra le componenti partecipi della fusione, oltre a completare le procedure di riordino burocratico necessarie per arrivare nei tempi previsti alle elezioni della prima amministrazione del municipio derivato dall’accorpamento di Spezzano Piccolo, Casole Bruzio, Trenta, Pedace e Serra Pedace.
Schietto e propositivo il confronto promosso dal Movimento Presila Unita con la partecipazione di cittadini e rappresentanti istituzionali, per valutare proposte e percorsi finalizzati ad una piena ed efficiente integrazione dei servizi pubblici erogati sul territorio. Presente anche il relatore della legge regionale che ha preannunciato vantaggi fiscali per i cittadini del neonato comune.
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Approvato il bilancio, presto l'accorpamento dell'anagrafe
Il processo di unificazione è gestito dal commissario prefettizio Maria Vercillo a cui spetta la gestione della fase transitoria in attesa del voto. «Siamo riusciti ad approvare il bilancio unico del nuovo comune – dice la rappresentante di governo – superando le difficoltà derivanti soprattutto dai differenti sistemi informatici di gestione adottati dai cinque municipi. Adesso abbiamo avviato l’accorpamento dell’anagrafe, passaggio necessario per determinare il corpo elettorale di Casali del Manco e per arrivare alle operazioni di voto». Il commissario ha inoltre auspicato che la fusione possa essere caratterizzata anche da una integrazione sociale e non soltanto da un procedimento amministrativo.
La sede è ubicata negli uffici municipali di Casole Bruzio
Il comune di Casali del Manco ha sede nell’edificio che ospitava gli uffici municipali di Casole Bruzio. I servizi principali saranno attivi anche negli uffici di Trenta mentre a Spezzano Piccolo, Pedace e Serra Pedace gli sportelli apriranno a giorni alterni, garantendo comunque ai cittadini i servizi di prossimità.
La fusione dunque, procede spedita nonostante il ricorso al Tar presentato dal comitato per il no di Spezzano Piccolo, comune nel quale il referendum aveva dato esito negativo.
Giudiceandrea: «Imparare da questa esperienza per le future fusioni»
«Da questa esperienza – ha detto Giudiceandrea - c’è molto da imparare. Per esempio col senno del poi, ritengo sia stato un errore prevedere la decadenza immediata dei sindaci. Se il referendum di unificazione dei municipi di Rossano e Corigliano dovesse dare esito positivo ritengo più efficace consentire alle amministrazioni di rimanere in piedi almeno fino alla fine dell’anno, così da poter intraprendere un percorso di accorpamento condiviso e superare insieme le criticità».
Salvatore Bruno