«Le relazioni dei vertici degli uffici giudiziari in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Catanzaro hanno sollevato ancora una volta l’allarme per la scopertura degli organici dei magistrati in un distretto in cui, in un anno, si sono celebrate 1900 udienze di Dda».

È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, annunciando una nuova interrogazione al ministro della Giustizia Marta Cartabia.

«Il presidente della Corte d’Appello Introcaso – ha spiegato Wanda Ferro - ha evidenziato la scopertura nel suo ufficio del 25 per cento dei consiglieri, accentuata da un'applicazione extradistrettuale prorogata e da un indice di alternanza dei giudici del 42 per cento. Una situazione resa ancora più gravosa dal fatto che “negli ultimi anni è aumentato il numero di maxi processi di criminalità organizzata, di trattazione urgente e prioritaria, con impegno di tutti i consiglieri in numerose udienze, di lunga durata spesso anche per la necessità di riaprire le attività istruttorie, con conseguente ripercussione di tale maggiore carico di lavoro sulla fissazione e definizione dei processi ordinari”».

«Ancora più severo il giudizio del procuratore generale Lucantonio, che ha denunciato nella sua relazione “lo stato di abbandono da parte dello Stato in cui versa la Calabria”, definendo addirittura come ‘comico’ il sottodimensionamento delle sezioni di polizia giudiziaria delle procure del Distretto. Il procuratore Lucantonio ha sottolineato come debba essere prioritaria e mirata in Calabria la copertura di tutti gli organici “che sono ridicoli rispetto alle esigenze del Distretto”, ricordando come a Catanzaro stanno per andare via sei giudici per le indagini preliminari, con la conseguenza che occorrerà attendere anni per definire le richieste di archiviazione, di giudizio, di custodia cautelare. Secondo il procuratore generale Lucantonio i magistrati stanno scappando “perché non ce la fanno più”, e i dati virtuosi relativi alla produttività si sono ottenuti “perché si è buttato il sangue”».  

«Se quindi il ministro Cartabia vuole davvero restituire alla Giustizia la fiducia della gente, come ha auspicato nel corso del suo intervento a Reggio Calabria, intervenga concretamente attraverso la copertura degli organici e soprattutto incentivando la permanenza dei magistrati in sedi disagiate come quelle degli uffici giudiziari calabresi. Dare fiducia nella giustizia significa rapidità nella definizione dei processi, assicurare ai cittadini una decisione, e questo si può ottenere rendendo più efficiente la macchina della giustizia, dotandola di strumenti adeguati e degli organici necessari sia di magistrati che di personale amministrativo e di polizia giudiziaria, e non limitandosi a tagliare i processi con la scure dell’improcedibilità», conclude Wanda Ferro.