Il capogruppo del consiglio comunale di Caraffa "Se la ami la cambi" Raffaele Fimiano ed il capogruppo di "Pensiero Libero" Luigi Ciambrone hanno convocato una conferenza stampa per dire no alla politica delle «decisioni prese nelle stanze del palazzo portata avanti ormai da sette anni dal sindaco Antonio Giuseppe Sciumbata».

 

«Abbiamo deciso – affermano i due capigruppo in una nota - di convocare una conferenza stampa per dire no alle scelte fatte senza coinvolgimento da parte del sindaco Sciumbata, coinvolgimento dovuto visto che Sciumbata rappresenta il 40 per cento della popolazione ed è minoranza nel paese. Come rappresentanti del popolo - continuano - non possiamo condividere questo vecchio stile di Sciumbata nel gestire la cosa pubblica».

 

«Per l'ennesimo anno – incalzano i due consiglieri comunali - Sciumbata porta il bilancio in consiglio, senza voler attuare ciò che diverse volte è stato chiesto dai banchi dell'opposizione: coinvolgimento». «Siamo – aggiungono ancora - ormai nel 2019 e non più negli anni Ottanta quando ha iniziato ad amministrare il sindaco Sciumbata. Siamo invece nel tempo del coinvolgimento, nel tempo di bilancio partecipativo, nel tempo di amministrare con virtuosità. Ancora più grave è che Sciumbata, come al solito, porti un argomento come l'uscita del nostro comune dal PSA, decidendolo in poche ore chiuso nelle ‘stanze dei bottoni’. In poco tempo continuano a prendere decisioni importanti per tutta la collettività di Caraffa, senza discussione e senza coinvolgere tutti i gruppi consiliari, i consiglieri, le parti sociali, le parti politiche, le parti economiche, i tecnici del territorio e la cittadinanza».

 


«Noi contestiamo - affermano Fimiano e Ciambrone - questo metodo di amministrare vecchio e in stile oligarchico, in cui il sindaco e pochi altri decidono per lo sviluppo dell'intera nostra comunità. Tale stile è stato consolidato negli anni di amministrazione Sciumbata, infatti basta pensare a quanto accaduto nel 2013 quando in pochi giorni nel chiuso delle stanze, si scelsero le sorti di un progetto importante come "Grassettopoli"».

 

«Per tali motivi – concludono - per l’ennesima conferenza dei capigruppo inesistente strumento secondo il quale il sindaco lascia credere in un reale coinvolgimento delle minoranze, ma che in realtà non viene mai messo in pratica, e per altre ragioni, abbiamo deciso di convocare una conferenza stampa per giovedì in cui denunciare questo ed altro».