L’emergenza rifiuti nel crotonese può essere superata solo attraverso la realizzazione di un termovalorizzatore. Lo sostengono Giancarlo Cerrelli, coordinatore provinciale della Lega di Crotone e Marisa Luana Cavallo, consigliere comunale dello stesso partito. «Non è più possibile andare avanti così! È veramente vergognoso – scrivono in una nota - vedere la nostra città invasa da cumuli di spazzatura in ogni angolo di strada. È necessario e urgente che il Comune di Crotone, prenda provvedimenti radicali che risolvano una volta per tutte il problema dello smaltimento dei rifiuti. La soluzione c’è ed è la realizzazione di un termovalorizzatore».

Discariche a cielo aperto in città

«La causa che provoca il grave disservizio della mancata raccolta dei rifiuti urbani - affermano i due rappresentanti della Lega di Crotone - non sembra che sia da imputare ad Akrea e a quelle società, che negli altri Comuni della provincia eseguono la raccolta dei rifiuti, ma al fatto che tali società di servizi non sanno dove portare i rifiuti da smaltire; infatti, gli impianti che dovrebbero smaltire i rifiuti, presenti nel nostro territorio, non hanno più la capacità di ricevere tutta la spazzatura prodotta, in quanto sono ormai saturi. Se, dunque, vediamo la spazzatura per strada è per il fatto che gli impianti di smaltimento non possono più contenere tutta la quantità di spazzatura prodotta giornalmente dai crotonesi e dagli abitanti della provincia».

«Se da un lato il problema dei cumuli di rifiuti per le strade è oggettivo, che come detto è determinato dall’incapienza delle discariche, c’è da dire che, da parte sua, il Comune pitagorico, dovrebbe preoccuparsi – sostengono i due esponenti leghisti - di regolamentare i comportamenti dei cittadini, circa il conferimento dei rifiuti, vigilando sulla loro correttezza. Ci sono zone specifiche della città, infatti, che sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto, in cui sono smaltiti anche materiali pericolosi. Invitiamo, pertanto, da subito, il Comune di Crotone – proseguono Cerrelli e Cavallo - ad adoperarsi alla realizzazione di un più esteso sistema di videosorveglianza, soprattutto nelle zone più critiche della città, che servirebbe ad attuare un maggiore controllo del territorio, ma, al contempo, servirebbe a monitorare la qualità e la liceità del conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini».

Soluzioni radicali

«Da un’analisi, seppur superficiale del sistema del ciclo dei rifiuti che avviene nella nostra provincia – continuano Cerrelli e Cavallo - è facile riscontrare che delle quattro fasi del ciclo dei rifiuti urbani, cioè, la raccolta, il trasporto, il trattamento/recupero e lo smaltimento, le prime due (raccolta e trasporto) sono quelle più onerose per le casse comunali e sono prive di un ritorno economico per l’Ente, a differenza delle ultime due fasi, quelle del trattamento/recupero e dello smaltimento, che grazie alla gestione degli impianti, sono le più redditizie e di cui il Comune non sembra aver mai goduto».

«È opportuno e urgente, pertanto, – affermano ancora i due esponenti leghisti - che il Comune di Crotone predisponga soluzioni radicali a questo atavico e grave problema. I due esponenti della Lega di Crotone ritengono che soltanto la realizzazione di un termovalorizzatore, nel territorio del Comune di Crotone possa essere la soluzione adeguata a risolvere il problema dei rifiuti della nostra provincia. Tale soluzione, permetterebbe, tra l’altro, cosa non di poco conto, anche, di produrre profitti a favore delle casse dell’Ente, dei quali potrà beneficiare, come avviene in alcune città, vedi Brescia, l’intera cittadinanza».

La soluzione è il termovalorizzatore

«La realizzazione di un termovalorizzatore, difatti, oltre a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti per la nostra provincia, che ormai sembra non avere più vie d’uscita, potrebbe, sicuramente, - continuano Cerrelli e Cavallo - fornire un significativo contributo al fabbisogno energetico della città; oltre, infatti, a produrre energia elettrica si potrebbe recuperare il calore generato e convogliarlo, attraverso una rete di teleriscaldamento fino alle abitazioni delle famiglie crotonesi, quantomeno di quelle più bisognose, oppure convogliarlo per riscaldare strutture pubbliche (scuole, ospedale, etc.)».

«Con tale riorganizzazione del sistema rifiuti – si legge ancora nella nota - sarebbe facilmente attuabile una raccolta differenziata selettiva e di qualità per le cinque categorie di rifiuti (carta, plastica, vetro, acciaio e alluminio) e tutto il resto andrebbe ad essere conferito nel termovalorizzatore».

Enormi benefici per la provincia

«Se, dunque, il Comune di Crotone decidesse di dotarsi di un termovalorizzatore concepito sulla base di quelle tecnologie largamente sperimentate nel mondo per garantire emissioni fortemente inferiori rispetto a quanto stabilito dalle normative e comunque, con un suo inserimento armonico nel contesto ambientale – affermano i due esponenti della Lega di Crotone - la nostra provincia godrebbe finalmente di enormi benefici. La realizzazione di tale impianto non solo risolverebbe una volta per tutte il problema dello smaltimento dei rifiuti della nostra provincia, ma anche quello delle altre province calabresi, che avrebbero la possibilità di conferire i loro rifiuti nel nostro impianto, con il vantaggio, da parte del nostro Comune, di ricevere, con quest’ultima attività, profitti apprezzabili, che potrebbero essere destinati a progetti infrastrutturali e/o alle fasce più deboli della popolazione».

Come reperire i fondi

«Qualcuno potrebbe porsi il problema del reperimento dei fondi per la costruzione di quest’impianto di prim’ordine; ebbene i fondi non sono un problema irrisolvibile, - continuano Cerrelli e Cavallo - soprattutto se si situa tale progetto nel quadro della programmazione regionale, che prevedeva, già qualche anno fa, in Calabria, la costruzione di due termovalorizzatori; uno già costruito a Gioia Tauro e l’altro che non è stato ancora costruito per evidenti interessi che si celano dietro la sua mancata realizzazione».

«Sono, in ogni caso, tuttavia, percorribili altre due strade – è scritto ancora nella nota - per il reperimento dei fondi per la realizzazione del termovalorizzatore: la prima afferente ad eventuali fondi pubblici comunitari che potrebbero finanziarne la realizzazione; l’altra, invece, accedendo a un project financing, ossia, ad un'operazione tecnica di finanziamento a lungo termine del progetto in cui il ristoro del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione o esercizio dell'opera stessa; in tal modo la realizzazione di tale opera pubblica avverrebbe senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione».

«Una cosa è certa – concludono i due esponenti della Lega - così non si può andare avanti e il tempo ci dirà se questa nuova amministrazione, avrà avuto il coraggio di mettere mano in modo radicale, come aveva promesso in campagna elettorale, a un ambito tanto delicato quanto urgente, come quello dello smaltimento dei rifiuti urbani».