«La minoranza, anche in questa occasione, dà prova di voler inseguire la polemica ad ogni costo. Liberissima di farlo, ma alla condizione che non si scarichino le proprie contraddizioni sulle istituzioni, perché chi ha il dovere di governare la Calabria, in base al mandato elettorale avuto dai cittadini, non può lasciare che si impedisca al consiglio regionale di entrare in attività con tutte le proprie articolazioni».

Ad affermarlo sono i consiglieri regionali della gruppo “Santelli presidente” Vito Pitaro e Pierluigi Caputo.

 

«Venerdì – spiegano – il consiglio regionale ha eletto gli Uffici di presidenza delle commissioni osservando scrupolosamente le prescrizioni normative vigenti, cosicché dal voto è emersa, cosi come vuole il Regolamento interno, anche l’elezione dei vicepresidenti delle commissioni: tutti appartenenti ai gruppi consiliari d’opposizione. Non si comprende, dunque, dove sarebbe il vulnus di legalità e di cosa si duole l’opposizione che, all’offerta di una commissione, ha preferito dire di no e abbandonare il Palazzo. Probabilmente, perché timorosa degli strali di qualche suo componente che ha confuso il dialogo istituzionale maggioranza-opposizione teso a concederle una commissione con un deplorevole inciucio».

 

«Dinanzi a queste manovre incomprensibili – continuano Pitaro e Caputo –, specie in un frangente di drammatica crisi economica e sociale, la maggioranza ha sentito il dovere di procedere all’elezione dei vertici delle commissioni per metterle subito all’opera, affinché inizino ad esaminare i tanti provvedimenti legislativi che la Calabria attende. Sarebbe stato un errore inseguire l’opposizione su un terreno che ci avrebbe portato al rinvio e d’altronde sarebbe paradossale immaginare che il Consiglio non possa eleggere i vertici delle commissione, qualora l’opposizione, per qualsiasi ragione, anziché partecipare ai lavori d’Aula, decidesse di non parteciparvi».

 

«I ritardi nell’elezioni dei vertici delle commissioni, superati con la seduta consiliare dell’altro giorno – concludono –, nulla hanno a che spartire con gli scenari “lacrime e sangue” cui faceva riferimento una spropositata nota stampa dell’opposizione, tantomeno con “appetiti” e altri fantasiosi riferimenti gastronomici, ma alla normale dialettica tra forze politiche della maggioranza che, alla luce del sole, sta definendo le modalità più adeguate per valorizzare le proprie risorse umane col fine esclusivo di dare concretezza alle linee programmatiche illustrate di recente in Aula dalla presidente Santelli e che costituiscono la base comune di riferimento per imprimere alla Regione una forte discontinuità col passato e dare risposte ai bisogni della Calabria».